Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme la PASTA FROLLA DI STRETTISSIMO MAGRO legata a San Francesco da Paola e all’ordine dei Frati Minimi da lui creato.
Per questo mese abbiamo differenziato le nostre scelte ed ognuna di noi parlerà di un santo diverso. Miria ci racconterà come si prepara il Toad in the hole un golosissimo piatto a base di salsicce e yorkshire pudding che viene servito con sugo di cipolle e verdure in onore di San Giorgio. Simona ci parlerà di Santa Caterina da Siena e della Torta di erbe amare che viene preparata in suo onore.
San Francesco da Paola nacque a Paola in provincia di Cosenza nel 1416. Venne chiamato Francesco perché i genitori ormai in età avanzata vollero ringraziare il Santo di Assisi che aveva esaudito le loro preghiere donandogli un figlio. All’età di 12 anni entrò in convento per un anno di prova e da lì iniziò il suo cammino spirituale. Non si fermò in convento ma già in giovane età, decise di intraprendere una vita eremitica tanto che si ritirò a Paola in un territorio della sua famiglia. Non riuscì però a continuare questo percorso molto a lungo perché sempre più giovani iniziarono a seguirlo, fu così che fondò l’Ordine dei Minimi. Ai suoi discepoli prescrisse di vivere di elemosine, senza possedere nulla e di mangiare sempre soltanto cibi quaresimali.
Tra i tanti conventi che fondò in giro per l’Italia, si dice che San Francesco di passaggio a Genova nel 1483 durante il suo viaggio per la Francia, indicò un colle che dominava la città verso occidente dove sarebbe dovuta essere costruita una chiesa intitolata a Gesù e Maria.
Nel corso degli anni questo santuario divenne convento dei Frati Minori e fu proprio lì che 400 anni dopo un frate genovese Padre Gaspare DellePiane scrisse un classico della gastronomia genovese “La cucina di strettissimo magro”, un testo scritto, come lui stesso sottolinea, dopo anni di esperienza in cucina, in cui raccoglie ben 476 ricette.
Secondo la regola di san Francesco i frati dovevano seguire la rigida dieta quaresimale ed evitare sempre le carni, il grasso, le uova, il burro, il formaggio e qualsiasi tipo di latticino e di tutti i loro composti e derivati.
Nel ricettario troviamo minestre, salse, arrosti, fritti, ripieni tutti rigorosamente di verdure o di pesce unici due elementi permessi.
Nella prefazione ad una delle prime edizioni si legge che “nel comporre la presente tre punti abbiamo avuto di mira: la salubrità delle preparazioni, l’economia ed una coscienziosa sincerità”, tutti temi di estrema attualità anche oggi se ci pensate.
Abbiamo pensato di proporvi una delle ricette di questo prezioso ricettario: la pasta frolla, nella ricetta vengono dati gli ingredienti ma non di tutti viene dato il peso preciso. Nel preparare la pasta frolla, ho mantenuto la proporzione tra vino bianco e olio (il primo il doppio del secondo) anche se entrambi li ho aumentati in proporzione alla farina. Inoltre ho aumentato parecchio la quantità di zucchero (in origine 32 g per 1 kg di farina) forse contravvenendo un po’ all’idea di salubrità di Padre Gaspare, che spero vorrà perdonarmi, ma cercando di venire un po’ incontro al nostro gusto.
Vediamo insieme cosa ci serve...
PASTA FROLLA DI STRETTISSIMO MAGRO
Ricetta liberamente tratta dalla ricetta n°463 tratta da “La cucina di strettissimo magro”, P.S.DellePiane dei P.P. Minimi Genova
INGREDIENTI:
PROCEDIMENTO:
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, il vino, la scorza di limone grattugiata e il sale. Aggiungete ora l’olio facendolo assorbire con un cucchiaio.
Trasferite l’impasto così ottenuto sulla spianatoia e finite di impastare con le mani, dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Cercate di impastare il più velocemente possibile.
Lasciate riposare 15-20 minuti sulla spianatoia in modo che l’impasto diventi più facile da lavorare.
Ora dividetelo in 4 parti e lavorate ogni parte in modo da ottenere un lungo cordone spesso poco meno di 2 cm, tagliate dei tocchetti di 4-5 cm schiacciateli leggermente, passateli nello zucchero semolato (altra grande trasgressione!) e disponeteli su una teglia con carta forno ben distanziati tra loro.
Ho provato anche a fare forme diverse ma in cottura si deformano.
Cuocete in forno già caldo statico a 180°C per 20-25 minuti, dovranno essere ben dorati e croccanti.
Fate raffreddare su una gratella prima di servire. Perfetti da inzuppare nel tè.
INGREDIENTI:
- 500 g farina debole
- 140 g vino bianco
- 70 g olio extravergine di oliva ligure
- 100 g zucchero
- scorza grattugiata di un limone
- un pizzico di sale
PROCEDIMENTO:
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, il vino, la scorza di limone grattugiata e il sale. Aggiungete ora l’olio facendolo assorbire con un cucchiaio.
Trasferite l’impasto così ottenuto sulla spianatoia e finite di impastare con le mani, dovrete ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Cercate di impastare il più velocemente possibile.
Lasciate riposare 15-20 minuti sulla spianatoia in modo che l’impasto diventi più facile da lavorare.
Ora dividetelo in 4 parti e lavorate ogni parte in modo da ottenere un lungo cordone spesso poco meno di 2 cm, tagliate dei tocchetti di 4-5 cm schiacciateli leggermente, passateli nello zucchero semolato (altra grande trasgressione!) e disponeteli su una teglia con carta forno ben distanziati tra loro.
Ho provato anche a fare forme diverse ma in cottura si deformano.
Cuocete in forno già caldo statico a 180°C per 20-25 minuti, dovranno essere ben dorati e croccanti.
Fate raffreddare su una gratella prima di servire. Perfetti da inzuppare nel tè.
Buon appetito!
Fonti:
Santuario San Francesco da Paola
Ordine dei Minimi
San Francesco da Paola vita
Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.
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Non conoscevo questa frolla!
RispondiEliminaTanti auguri di buona Pasqua
Tanti cari auguri!!!
EliminaUn abbraccio
moni
Assomiglia molto all'impasto delle ciambelline al vino.. quindi adorerei questi biscotti! Un bacione
RispondiEliminaEsattamente quello che ho pensato anch'io!!!
EliminaUn abbraccio
Moni
Sembrano le ciambelline al vino, proverò anche a farne dei biscotti ^_^
RispondiEliminaUn abbraccio
Verissimo...anche a me le hanno fatte venire in mente...
Eliminaassomiglia molto anche alla nostra Stroscia!!!
Un abbraccio grande
moni
Che dire, mi viene già l'acquolina...e questo libro lo prenderò sicuramente anch'io quanto prima, deve essere davvero molto inreressante!
RispondiEliminaUn abbraccio a voi e Buona Pasqua :)
Molto interessante la frolla e anche il libro, adesso mi è venuta voglia di comprarlo.
RispondiEliminaun bacione