Eccoci al nostro appuntamento con la rubrica, “Alla mensa coi Santi”. Oggi prepareremo insieme un secondo: il Baccalà alla Ceraiola in onore di Sant’Ubaldo, patrono di Gubbio.
Come ogni mese abbiamo cercato di comporre un piccolo menù con le nostre proposte dedicate ai Santi del mese. Simona ha preparato un antipasto, Ciambelline salate all'anice di San Michele, dei piccoli tarallini che vengono preparati in onore di San Michele nel Lazio. Qui da noi trovate un secondo: il Baccalà alla Ceraiola, una ricetta umbra dedicata a Sant’Ubaldo patrono di Gubbio. Infine da Miria troverete un dolce, il Canestrello di Vaie, un dolce tipico della Val Susa dedicato a San Pancrazio.
Il Baccalà alla Ceraiola, è un piatto tipico della cittadina di Gubbio e viene preparato in occasione della Festa dei Ceri che ha luogo ogni anno il 15 maggio in onore del patrono della città, Sant’Ubaldo. I ceri sono tre gigantesche strutture in legno pesanti circa quattro quintali ognuna e sormontate rispettivamente dalle statue di Sant’Ubaldo (protettore di muratori e scalpellini), San Giorgio (protettore di artigiani e merciai) e Sant’Antonio Abate (protettore dei contadini e degli studenti). I ceri vengono portati a spalla e di corsa lungo le strade di Gubbio fino a raggiungere la Basilica di Sant’Ubaldo che si trova sul monte Iginio.
Sant’Ubaldo apparteneva ad una nobile famiglia, si hanno poche informazioni sul piccolo Ubaldo, si sa con certezza che presto rimase orfano di entrambi i genitori e venne allevato da uno zio che si occupò della sua educazione. Lo zio avrebbe voluto per Ubaldo un normale matrimonio ma lui decise a quindici anni che la sua strada era quella religiosa.
Nel 1114 venne ordinato sacerdote e da lì iniziò la sua vita sempre caratterizzata da una rigorosa regola che riusciva pacificamente a trasmettere ai suoi confratelli in ogni luogo dove si trovasse. Ma non solo questo perché è grazie a lui che Gubbio fu ricostruita dopo un grande incendio che la distrusse quasi completamente.
Quando venne nominato vescovo di Gubbio riuscì con la sua grande forza persuasiva a sedare tutte le lotte intestine alla città addirittura gettandosi in mezzo ai contendenti supplicandoli di smettere, senza alcun timore, mettendo a repentaglio anche la sua stessa vita. E proprio per questo fu molto amato dal suo popolo.
Riuscì a difendere Gubbio con la preghiera dall’assedio di alcune città toscane e la salvò dalla distruzione minacciata da Federico Barbarossa, che risparmiò la città perché molto colpito dal grande coraggio di quel vescovo che gli andò incontro armato solo della forza della fede.
Ubaldo morì il 16 maggio 1160, e dopo alcuni miracoli che gli vennero attribuiti venne, prima, eletto patrono della città e, poi, dichiarato santo nel 1192 da Papa Celestino III.
Il baccalà alla Ceraiola viene preparato in onore del santo il giorno della vigilia della festa il 14 maggio, dall’Università dei Muratori sotto gli Arconi di Palazzo dei Consoli. È una tradizione che si tramanda da generazioni e di cui si sono sempre occupati i muratori.
È un piatto semplice ma molto gustoso, il baccalà viene cotto al forno semplicemente aromatizzato da rosmarino e vino bianco.
BACCALÀ ALLA CERAIOLA
PROCEDIMENTO:
La ricetta è molto veloce. Per prima cosa accendete il forno a 180°C.
Tritate finemente gli aghi del rosmarino. Mescolate il pangrattato con il rosmarino tritato e il pepe.
Tagliate i filetti di baccalà a piccoli tranci, quindi passateli da ogni lato nel pangrattato aromatizzato quindi trasferiteli in una teglia in cui avrete messo poco olio extravergine di oliva sul fondo.
Cospargete altro pangrattato sui tranci, quindi aggiungete del vino bianco sul fondo della teglia e poco olio su ogni trancio.
Infornate a 180°C in forno già caldo per 30-35 minuti.
Decorate con fiori di rosmarino...io non li ho messi, il mio rosmarino non è ancora fiorito!!!
- 800 g baccalà già ammollato
- pangrattato q.b.
- 3 rametti rosmarino
- pepe q.b.
- olio extravergine di oliva
- vino bianco q.b.
PROCEDIMENTO:
La ricetta è molto veloce. Per prima cosa accendete il forno a 180°C.
Tritate finemente gli aghi del rosmarino. Mescolate il pangrattato con il rosmarino tritato e il pepe.
Tagliate i filetti di baccalà a piccoli tranci, quindi passateli da ogni lato nel pangrattato aromatizzato quindi trasferiteli in una teglia in cui avrete messo poco olio extravergine di oliva sul fondo.
Cospargete altro pangrattato sui tranci, quindi aggiungete del vino bianco sul fondo della teglia e poco olio su ogni trancio.
Infornate a 180°C in forno già caldo per 30-35 minuti.
Decorate con fiori di rosmarino...io non li ho messi, il mio rosmarino non è ancora fiorito!!!
Buon appetito!
Con la rubrica “Alla mensa coi Santi” ci rivedremo il primo di maggio.
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mmmmm che bontà!!!!
RispondiEliminaBuon fine settimana
Cucino poco il baccalà, ma mi piace un sacco, e questa versione deve essere super!!!
RispondiEliminaQuante belle ricette scopriamo con questa rubrica....
Un abbraccio a tutti e buon primo maggio!
È una ricetta che adoro, un modo gustoso di cucinare il baccalà con facilità.
RispondiEliminaUn bacio
Aggiungere anche un po' di parmigiano e qualche erbetta aromatica.C'e comunque un ingrediente segreto che solo i cuochi della "tavola bona " conoscono.Ma è buono comunque anche con la ricetta che voi proponete.
RispondiEliminaSvelaci il trucco!!!! :D
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