Ciao a tutti!
Vi chiederete: “Cosa c’entrano i Krapfen, noti dolci di origine austriaca, con la tua Liguria?” Ebbene, grazie ad un astuto pasticcere di nome Romano Zampirolo che negli anni ’60 mise appunto la ricetta e iniziò a produrli nella sua pasticceria di Bogliasco, sono entrati a tutti gli effetti a far parte della nostra storia, e perché no, anche tradizione. Ed eccoci qui a parlarne per il nostro appuntamento mensile con la rubrica “Il Granaio”.
Pensate che i Krapfen di Romano erano talmente tanto apprezzati dai suoi clienti che davanti al suo negozio in via dei Mille si formavano sempre lunghe code dopo le 4 del pomeriggio, ora in cui iniziava la vendita.
Diventarono così motivo di fermata in questo borgo della riviera per i tanti che si trovavano a passare da quelle parti, anche molti personaggi famosi dell’epoca tessevano le lodi di questo prodotto.
Oggi ormai né Romano né sua moglie ci sono più, ma si continua la tradizione e ogni anno a Bogliasco, i primi di giugno, viene organizzata a scopo benefico la sagra dei Krapfen di Romano in cui vengono fritti e poi farciti migliaia di questi golosi dolci utilizzando sempre la ricetta del famoso pasticcere.
Anche nel resto della Liguria, anche in estate in spiaggia, è facile trovare in vendita i Krapfen, altro famoso produttore di questi tempi è “Cesare Krapfen” a Spotorno, località balneare del Ponente ligure in provincia di Savona.
La ricetta che vi lascio qui oggi, non è la ricetta di Romano, ma è tratta da un vecchio libricino che ho scovato a casa dei miei genitori.
KRAPFEN
INGREDIENTI (per circa 30 krapfen di 8 cm di diametro):
PROCEDIMENTO:
Preparate per prima cosa un lievitino: in una piccola ciotola mescolate velocemente 100 g farina (presi dal totale) con 100 ml latte (presi dal totale) e il lievito (tutto). Coprite e fate lievitare al riparo per 40 minuti. Il lievitino sarà pronto quando si formeranno sulla superficie delle piccole bolle.
Nell’impastatrice mettete il lievitino pronto, il resto della farina, lo zucchero quindi aggiungete poco alla volta il latte rimanente, le uova (intere e tuorli) e lo zucchero. Quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete anche il Rum e la buccia di limone. Infine quando inizia ad incordare aggiungete il burro a tocchetti e il sale. Il burro aggiungetelo a pezzettini per volta, aspettate che venga assorbito dall’impasto prima di aggiungerne altro. Ora giocando con la velocità dell’impastatrice portate ad incordatura, per aiutarvi spegnete l’impastatrice e staccate l’impasto dal gancio e dai lati aiutandovi con un tarocco e ribaltatelo. Fate questo passaggio due o tre volte.
Dovrete ottenere un impasto liscio e lucido e la ciotola dell’impastatrice perfettamente pulita.
Trasferite l’impasto sulla spianatoia, date un giro di pieghe a libro, formate una palla (pirlatelo) quindi trasferitelo in una ciotola leggermente unta. Coprite con pellicola e fate lievitare a circa 24°C fino al raddoppio.
Stendete in un rettangolo fino ad uno spessore di ½ cm e tagliate i dischi con un coppapasta (o un bicchiere) di 8 cm di diametro. Riunite i ritagli in pezzatura da 40 g ciascuna, formate delle palline e fate lievitare per poi friggerli con gli altri. Lasciateli sulla spianatoia distanziati e coperti con pellicola da cucina a lievitare ancora 40 minuti (anche 1 ora).
Quindi friggeteli in olio extravergine di oliva a 150° C – 160°C. Girateli a metà cottura, ci vorrà qualche minuto (in realtà li ho girati più volte). Fate attenzione alla temperatura dell’olio, mantenetela il più costante possibile altrimenti i krapfen cuoceranno velocemente fuori e rimarranno crudi dentro. Non abbiate fretta.
Avrete ottenuto un perfetto risultato se otterrete il classico anello bianco lungo la circonferenza. Quando il krapfen è troppo lievitato diventerà grinzoso, mentre se poco lievitato risulterà pesante e gommoso.
Scolateli bene dall’olio e se volete potrete ora farcirli con crema pasticcera, confettura o cioccolato e spolverate di zucchero a velo. Io li preferisco non farciti e ricchi di zucchero semolato!
Nota:
INGREDIENTI (per circa 30 krapfen di 8 cm di diametro):
- 600 g farina media forza (w 280-300)
- 200 ml latte
- 150 g zucchero semolato
- 70 g burro a temperatura ambiente
- 4 g lievito di birra disidratato (opp. 14 g lievito birra fresco)
- 4 rossi d’uovo
- 2 uova intere
- 2 cucchiai di Rum (per me Honey whiskey)
- buccia grattugiata limone
- 1 pizzico di sale
- olio extravergine di oliva per friggere
- zucchero semolato
PROCEDIMENTO:
Preparate per prima cosa un lievitino: in una piccola ciotola mescolate velocemente 100 g farina (presi dal totale) con 100 ml latte (presi dal totale) e il lievito (tutto). Coprite e fate lievitare al riparo per 40 minuti. Il lievitino sarà pronto quando si formeranno sulla superficie delle piccole bolle.
Nell’impastatrice mettete il lievitino pronto, il resto della farina, lo zucchero quindi aggiungete poco alla volta il latte rimanente, le uova (intere e tuorli) e lo zucchero. Quando l’impasto inizia a formarsi aggiungete anche il Rum e la buccia di limone. Infine quando inizia ad incordare aggiungete il burro a tocchetti e il sale. Il burro aggiungetelo a pezzettini per volta, aspettate che venga assorbito dall’impasto prima di aggiungerne altro. Ora giocando con la velocità dell’impastatrice portate ad incordatura, per aiutarvi spegnete l’impastatrice e staccate l’impasto dal gancio e dai lati aiutandovi con un tarocco e ribaltatelo. Fate questo passaggio due o tre volte.
Dovrete ottenere un impasto liscio e lucido e la ciotola dell’impastatrice perfettamente pulita.
Trasferite l’impasto sulla spianatoia, date un giro di pieghe a libro, formate una palla (pirlatelo) quindi trasferitelo in una ciotola leggermente unta. Coprite con pellicola e fate lievitare a circa 24°C fino al raddoppio.
Stendete in un rettangolo fino ad uno spessore di ½ cm e tagliate i dischi con un coppapasta (o un bicchiere) di 8 cm di diametro. Riunite i ritagli in pezzatura da 40 g ciascuna, formate delle palline e fate lievitare per poi friggerli con gli altri. Lasciateli sulla spianatoia distanziati e coperti con pellicola da cucina a lievitare ancora 40 minuti (anche 1 ora).
Quindi friggeteli in olio extravergine di oliva a 150° C – 160°C. Girateli a metà cottura, ci vorrà qualche minuto (in realtà li ho girati più volte). Fate attenzione alla temperatura dell’olio, mantenetela il più costante possibile altrimenti i krapfen cuoceranno velocemente fuori e rimarranno crudi dentro. Non abbiate fretta.
Avrete ottenuto un perfetto risultato se otterrete il classico anello bianco lungo la circonferenza. Quando il krapfen è troppo lievitato diventerà grinzoso, mentre se poco lievitato risulterà pesante e gommoso.
Scolateli bene dall’olio e se volete potrete ora farcirli con crema pasticcera, confettura o cioccolato e spolverate di zucchero a velo. Io li preferisco non farciti e ricchi di zucchero semolato!
Nota:
- Per problemi di tempo, dopo aver finito l’impasto, l’ho lasciato a temperatura ambiente per un’ora poi l’ho trasferito in frigo per tutta la notte. Al mattino l’ho lasciato acclimatare per un’ora quindi ho continuato come da ricetta stendendo l’impasto in un rettangolo.
- Sembra che questo impasto soffra le condizioni atmosferiche. Un clima secco rende l’impasto perfetto, mentre la lievitazione si complica con l’umidità essendo un impasto ricco.
Buon appetito!
Ed infine ecco il paniere completo di questo appuntamento:
Da Carla: chiocciole di pane con erbe aromatiche e ricotta
Qui da noi: Krapfen in Liguria!
Da Natalia: Pane misto con farina di avena a lievitazione naturale
Da Sabrina: Brioche senza latte agli albumi
Da Simona: Pane di semola incamiciato (con lievito madre)
Da Zeudi: Pane di grano antico risciola
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Quante volte ai tempi dell'università si andava a mettersi in coda per fare merenda, anche se non eravamo più dei bambini! Questa ricetta è proprio un pezzo della nostra storia. Bravissima Moni per averla scelta e realizzata così bene, bacioni a tutti :)
RispondiEliminaVerooo è un pezzo della nostra storia!!!
EliminaUn abbraccio grande
moni
Sono assolutamente perfetti Moni! I primi che ho mangiato, da piccola, erano fatti in casa da un amico di mio padre, tedesco. Li aveva farciti con la marmellata, sai che ho ancora la ricetta scritta con la penna stilografica, su un foglio super ingiallito? ☺️ Brava davvero! Sono irresistibili
RispondiEliminaChe bello!! Non hai mai provato a ripeterla??
EliminaSpesso quando tento di replicare le ricette di quando ero piccola ne rimango delusa...pensa ho una vecchia ricetta dei ravioli dolci di mia nonna ma non ho mai avuto il coraggio di replicarli per non rimanere delusa!!! Sono un po' folle!!!
Ti abbraccio forte Simo
Moni
Mamma mia che roba che sono.....irresistibili ^_^
RispondiEliminaBravissima!
Buon fine settimana
Grazie...in realtà avrei dovuto confessare che sono merito anche del fotografo che mi ha aiutato con la frittura questa volta e non solo con le foto!!!
EliminaUn abbraccio
moni
Monica ti confesso che non sono una grande amante dei dolci fritti ma a questi bomboloni cederei anche al bis 😋complimenti e come sempre le foto sono superlative 😍
RispondiEliminaMa sai che neppure io amo molto i dolci fritti...i krapfen me li chiedevano a casa da secoli ed ho ceduto solo ora!!!
EliminaDevo ammettere che mi son piaciuti moltissimo!!!
Ti abbraccio forte e dai un bacione al tuo cucciolo
moni
Sìiiiii i krapfen di Cesare sono un'istituzione perfino per noi Torinesi, che andiamo (chissà perché) sempre da quella parte lì. Non conoscevo, invece, quelli di Bogliasco, ma adesso che so che c'è addirittura una sagra, credo che valga la pena farci un salto. I tuoi sono veramente spettacolari!
RispondiEliminaOh ecco finalmente una testimonianza diretta!!!!
EliminaTi confesso un segreto...io non li ho mai assaggiati!!! :P
Ahahhahahahhah!!
Un abbraccio grande
moni
Favolosi Monica!!! Mi ricordo quando si torna a dai locali la notte tardi (o mattina presto.. Dipende dai punti di vista) e ci si fermava sempre a mangiarne di caldi!!!
RispondiEliminaMi piacciono tanto!!
Esatto!!! Che tempi!! E che buoni che erano!!!
EliminaMamma mia ora alle nove di sera finisco in coma!!!!
Ahahahhahaah!! Sone vecchia!!!!! Aiutoooo ahahahahhah!!!!
Un abbraccio grande
Moni
Che ti devo dire? Davanti a un vassoio di Krapfen non so proprio resistere. Ti sono venuti benissimo Monica, brava brava
RispondiEliminaMa io questi li devo assolutamente fare!!!! Ho anche io le mie ricette ma ogni volta che ne vedo una la devo provare. Me la segno al volo.
RispondiEliminaMamma mia, mi hai fatto venire una voglia... complimenti!!!!
RispondiEliminaVorrei sapere quando c'è la dagra dei krpfenk nel 2019.a Bogliasco
RispondiEliminaAspetto risposta grazie mille
RispondiEliminaMi spiace non ne ho idea. :(
EliminaProvi a contattare il comune di Bogliasco.
Monica