domenica 25 marzo 2018

AFTERNOON TEA...per MTC71!

Ciao a tutti!

Oggi ci trasferiamo oltremanica per un Afternoon Tea, insieme sorseggeremo un caldissimo Tè nero Darjeeling aromatizzato al bergamotto accompagnato da Shortbread all’arancia, Lemon Bars, mini Jaffa Cake e una Battenberg Cake a cui sono stati...smussati gli angoli!
 

Ho un rapporto di amore e odio con il tè; da ragazza lo bevevo solo occasionalmente, quando stavo poco bene, in sostituzione del latte, poi non ancora trentenne è diventato un sostituto definitivo e quindi ho dovuto tentare di apprezzarlo. Oggi è un mio compagno fedele, ma non credo di averlo ancora capito del tutto.

Quindi potete immaginare che appena letta la ricetta della sfida scelta da Valeria del blog Murzillo Saporito vincitrice dell'ultimo MTChallenge, il mio entusiasmo non fosse proprio alle stelle. Poi se aggiungiamo la mia poca inclinazione per tutta questa dilagante esterofilia, abbiamo un quadro completo.

L’inizio non è stato dei migliori, più leggevo tutte le regole di un perfetto afternoon tea (vi consiglio di leggere il post di Valeria è semplicemente perfetto) e più mi scoraggiavo. Poi mi si è accesa una lampadina e da lì la sfida è iniziata a piacermi molto. Ho sempre bevuto il tè con una notevole quantità di limone e zucchero ed ora invece scopro che si deve bere in purezza, volendo anche senza zucchero e al limite solo con una piccola quantità di latte (a me assolutamente vietato).

Così ho deciso che se il limone non lo potevo mettere nel tè, lo avrei messo nei dolcetti che lo accompagnavano allargando la scelta anche ad altri agrumi come l’arancia.

Di regola il tè è accompagnato da diverse portate che possiamo sintetizzare in quattro, da regolamento potevamo scegliere solo due di queste categorie ed io ho scelto due categorie dolci. Ho fatto già un sacco di passi in avanti, ma al tè con il salato ancora non sono arrivata!

Andiamo a preparare tutto l’occorrente... 





BATTENBERG CAKE AL CIOCCOLATO E MANDORLE

Ricetta originale QUI 

INGREDIENTI:

per la base bianca:

  • 140 g burro a temperatura ambiente 
  • 150 g zucchero semolato 
  • 3 uova 
  • 125 g farina debole 
  • 50 g farina di mandorle 
  • 5 g lievito per dolci 
  • un pizzico di sale 
  • 30 ml latte 
per la base al cacao:
  • 20 g cacao amaro in polvere 
  • 15 g zucchero semolato 
  • 30 ml latte 
per spennellare:
per la copertura alle mandorle:

PROCEDIMENTO:

Prepariamo le basi di torta

Imburrate uno stampo 20 x 20 cm. Dividetelo a metà con una parete formata da carta alluminio. Rivestite lo stampo con carta da forno, fate attenzione a coprire anche la parete di alluminio.

In una ciotola setacciate la farina e il lievito, aggiungete la farina di mandorle e il pizzico di sale. Mescolate. In una seconda ciotola lavorate il burro morbido con lo zucchero con una frusta fino ad avere un composto liscio ed omogeneo. Ora aggiungete le uova, una alla volta, sempre mescolando con la frusta.

Aggiungete il composto di farina, un cucchiaio alla volta, alternando con il latte fino ad esaurimento. Amalgamate il tutto.

Dividete il composto appena preparato in due parti uguali. Ad una delle due parti aggiungete il cacao amaro precedentemente sciolto nel latte e amalgamate il tutto.

Versate i due impasti nelle due metà dello stampo suddiviso precedentemente. Infornate a 180°, forno statico e già caldo, per 30/35 minuti. Fate la prova stecchino per accertarvi della corretta cottura. Lasciate raffreddare completamente, una volta fredde trasferite le due parti in frigo.

Per spennellare il dolce vi servirà la marmellata di arance che dovrete preparare in questo modo: fate bollire la marmellata in un pentolino. Appena raggiunto il bollore, spegnete e passate al setaccio. Lasciate raffreddare.

Montaggio della torta.
quando le due parti di torta saranno pronte, pareggiate i lati delle torta in modo da ottenere due parallelepipedi perfetti. Sovrapponete la torta bianca sulla torta al cacao e pareggiate i lati e tagliate le torte nel senso della lunghezza, otterrete 4 blocchi uguali.

Spennellate abbondantemente con la marmellata di arance la superficie di un blocco bianco e di un blocco al cacao e accostateli. Sovrapponete altri due blocchi di torta facendo attenzione ad alternare i gusti, otterrete così la classica scacchiera di questa torta.

Infine spennellate tutta la superficie esterna della torta, questo vi permetterà poi di far aderire la copertura. Riponete in frigo mentre preparate la copertura esterna.

Per la copertura esterna.
Frullate la farina di mandorle, lo zucchero a velo, il cacao e la marmellata di arance con l’aiuto di un robot da cucina. Otterrete un composto omogeneo, trasferitelo tra due fogli di carta forno e stendete con un matterello fino ad uno spessore di pochi millimetri.

Ricoprite la torta e pareggiate i lati in modo da renderli regolari. Riponete in frigo per almeno 30 minuti e comunque fino al momento di servire.

Note
:

Ho giocato con la forma di questo dolce utilizzando uno stampo a cilindro. Ho raddoppiato le dosi della torta facendo una base bianca e una al cioccolato. Ed ho poi proseguito col montaggio descritto nella ricetta. 

 





SHORTBREAD ALL’ARANCIA

Ricetta da QUI 


INGREDIENTI:

  • 300 g farina debole 
  • 200 g burro 
  • 100 g zucchero semolato 
  • scorza arancia grattugiata 

PROCEDIMENTO:

Con le fruste elettriche lavorate il burro con lo zucchero. Aggiungete la scorza di arancia quindi la farina. Mescolate con una spatola poi con le mani.

Otterrete un panetto omogeneo che dovrete stendere tra due fogli di carta forno ad uno spessore di circa 1 cm. Tagliate i frollini in rettangoli regolari e con i rebbi di una forchetta create i caratteristici buchi.

Trasferite i frollini con la carta forno su una teglia e metteteli in freezer per almeno 10 minuti.

Scaldate il forno a 180°C.

Trasferite i frollini con la carta forno su un’altra teglia (sostituite la teglia per non raffreddare troppo il forno) e infornate per 15 minuti. Dovranno rimanere bianchi.

Fate raffreddare completamente su una gratella da dolci. Attenzione appena usciti dal forno saranno fragilissimi.









 
LEMON BARS

Ricetta da QUI  

INGREDIENTI:

per la base:

  • 150 g farina debole 
  • 100 g burro 
  • 50 g zucchero semolato 
  • un pizzico di sale 
per la crema al limone:
  • 1 uovo intero 
  • 100 g zucchero 
  • 1 cucchiaio farina 
  • buccia ½ limone 
  • 40 g succo di limone 

PROCEDIMENTO:

Preparate la base.


In una ciotola unite farina, burro, sale e zucchero ed impastate velocemente compattando il composto con le dita. Foderate una teglia 20 x 20 cm con carta forno. Trasferite tutto il composto ottenuto nella teglia e livellatelo bene. Bucherellate con una forchetta e infornate in forno già caldo a 180°C per 20 minuti.

Nel frattempo preparate la crema al limone.

Montate l’uovo con lo zucchero fino ad ottenere un composto ben spumoso. Aggiungete la farina, mescolate ed infine aggiungete il succo e la scorza di limone. Mescolate.

Trascorsi i 20 minuti di cottura della base, prendete la teglia e aggiungete tutta la crema. Rimettete in forno per altri 25 minuti.

Sformate solo quando il dolce sarà ben freddo, a questo punto potrete anche tagliare i quadratini per ottenere le vostre lemon bars.

Note:
Ho utilizzato per le mie Lemon Bars una teglia da mini cheesecake ed ho così ottenuto già delle piccole monoporzioni. L’unica modifica fatta è nella cottura, nel mio caso sono bastati 15 minuti per volta.

 


 

MINI JAFFA CAKE
Ricetta da QUI 

INGREDIENTI:

per il Pan di Spagna:

  • 2 uova a temperatura ambiente 
  • 60 g farina debole 
  • 50 g zucchero semolato 
  • 1 cucchiaino estratto di vaniglia 

per la copertura:
  • 100 g cioccolato fondente 
  • latte q.b. 

PROCEDIMENTO:

Preparate il Pan di Spagna.
Montate le uova con lo zucchero in un pentolino a bagnomaria. Serviranno circa 10 minuti per ottenere un composto gonfio e spumoso.

Fuori dal bagnomaria aggiungete la farina e l’estratto di vaniglia facendo attenzione a non smontare il composto.

Imburrate lo stampo per biscotti Jaffa (diametro 5,5 cm e bordi bassi e svasati vero l’esterno), mettete un cucchiaio scarso di composto in ogni fossetta e infornate in forno caldo a 180°C per 8-10 minuti.

Se non avete questo tipo di teglia potete utilizzare uno stampo da muffin oppure versate il composto su una teglia foderata di carta forno cercando di avere uno spessore omogeneo di circa mezzo centimetro.

Ora avete tutti gli elementi per assemblare le vostre mini jaffa cake.

Prendete i vostri dischi di Pan di Spagna (se avete cotto il Pan di Spagna tutto insieme prendete un coppa pasta tondo e createvi i dischi), su ogni disco mettete un cucchiaino scarso di marmellata senza arrivare a coprire l’intera superficie (lasciate un po’ di bordo libero).

Sciogliete il cioccolato a bagnomaria o nel microonde aggiungendo poco latte per ottenere una crema fluida. Versate il cioccolato su ogni tortina coprendo bene la marmellata e il bordo lasciato libero.

Lasciate raffreddare pochi secondi quindi con i rebbi di una forchetta fate le caratteristiche righe incrociate che decorano gli originali Jaffa Cake.

Lasciate raffreddare completamente prima di servire.



 
TÈ NERO DARJEELING

Ora è il momento di preparare il tè.

Per ogni tazza dovrete utilizzare 3 g di tè nero Darjeeling più 3 g per la teiera.

La temperatura dell’acqua dovrà essere 90°C, utilizzate un’acqua minerale naturale a basso residuo fisso.

Calcolate un tempo di infusione di 3 minuti.


Non vi resta che assaporare il vostro tè....


Buon appetito!


Con questa ricetta partecipiamo a MTC n°71 proposto questo mese da Valeria del blog Murzillo Saporito







8 commenti:

  1. non so da dove cominciare, ci credi?
    Partiamo dal tè al limone. Sei come mio marito :) solo che lui ci mette anche lo zucchero. Non ti dico in Inghilterra, come lo guardano. Dovremmo essere l'unico popolo al mondo a farlo, ne parlavo giusto l'altro giorno con un po' di amiche di qui che ci guardano con uno stupore misto ad orrore :) come se loro, di nefandezze, tali o presunte, non ne commettessero. Devo però riconoscere che la goccia di latte nel tè nero è la morte sua: le mie amiche intolleranti usano il latte di soia, senza problemi. Provare magari con quello?
    Per il resto, non ho parole (anche se mi sa che scriverò un commento chilometrico). Quella Battenberg apre nuove frontiere, per la forma e anche per la ricetta. Ma la forma, Monica, mi lascia assolutamente strabiliata. Tutto il resto, è il tè come o avevamo inteso: ossia una cerimonia che può essere ricca anche se limitata a due sole categorie. E noto con piacere le bars, per giunta al limone, che sono un altro classico degli Afternoon tea e che aprono altri infiniti mondi, a proposito della loro versatilità. L'unica differenza, fra le vostre e quelle classiche, è che le vostre son più belle :)
    Ultimissima cosa: il prio che dice che a Zena abbiamo il braccino corto, lo invito a prendere un tè.
    A casa vostra, però :)
    Foto come sempre da urlo.

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    1. Anch'iooooo con una valanga di zucchero oltre che il limone!!! AHahhahah!!
      Beh dovevo dare il mio tocco in qualcosa, erano tutte ricette che non avevo mai fatto e che volevo provare senza stravolgere, sono tutti dolci che non conosco e modificarli sarebbe stato un controsenso. Così ho giocato sulle forme, non è stato facile ma ho vinto io poi alla fine!!! Ahahahahahh!!!

      Ahahahahah!! Già siamo genovesi fino al midollo e forse anche oltre, ma il braccino corto proprio non ci appartiene tanto meno a tavola, i miei ospiti devono a stento alzarsi da tavola altrimenti mi sembra di non averli trattati come si deve!!!!! Ahahahahah!!!

      Un abbraccio
      monica

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  2. Che meraviglia che bellezza , diciamo che io amo il tè, alcune volte ceno con tè e biscotti (rigorosamente gocciole) e mezzo limone senza zucchero , se invece le bevo senza biscotti metto lo zucchero .
    Che dire dei tuoi dolci sono dei capolavori sei stata veramente brava .
    Le foto sono molto belle .

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    1. Anch'io spesso ceno con tè e pane/marmellata ma non posso dire di amare il tè, diciamo che per me è una scelta obbligata perchè i surrogati del latte vaccino proprio li detesto e preferisco ripiegare sul tè. L'unico tè che amo è quello alla menta, è una coccola del pomeriggio. Ma sto imparando, ultimamente ho scoperto che adoro gli infusi.

      Grazie mille!! un abbraccio
      monica

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  3. Marò Monica, ma che spettacolo!!! Io amo il tè e vorrei diventasse un piacevole rituale pomeridiano, ma sai meglio di me che con tre figli è difficile prendersi una pausa... Le jaffa cake le amo e di quel battenberg cake ho preso nota perchè è meraviglioso! Complimenti, bravissima!
    Un bascio a bimbi

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    1. Ciao Patty!!!! Che bello!!!
      Uhuuu come capisco...impossibile trovare un momento di pace e silenzio per sorseggiare un fumante tè...qui forse solo alla notte ma poi chi dorme!!!??? Ma va bene così...come faremmo senza i nostri splendidi terzetti tu ed io???

      Ti ringrazio tanto!!! Un abbraccio grande grande
      Monica

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  4. Devo dire cha una volta provato il té nero con il latte non si torna piú indietro e il consigli di Alessandra é valido, prova un latte non vaccino e poi ci fai sapere. Io da quando vivo qui il limone nel té non lo metto proprio piú ed il té con lo zucchero é roba da "builders" :)
    La Battenberg cake cilindrica é mearvigliosa, mi chiedo che fine abbiano taffo gli spigoli :)
    E tutti i biscotti sono eseguiti in maniera perfetta, quei lemon bars mi fanno una gola. Ma non mi aspettavo nulla di meno da voi. Grazie

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    1. AHahahahh!! Ahimè ho dovuto rinunciare al latte vaccino da grande (sono circa 18 anni) e i latti alternativi davvero non riesco a farmeli piacere (piuttosto del ripiego preferisco rinunciare....come con tutti i dolci, conoscendo il gusto del vero burro e del vero latte, come si fa!!???).....credo continuerò beatamente a fare la builders con zucchero e limone per giunta!!!! Ahahahahhahahah!!!
      Nessun sacrificio di spigoli per la Battenberg cake...solo uno stampo cilindrico che mi ha fatto non poco penare!!!

      Ti ringrazio molto, ho scelto di rimanere sul classico, non conoscevo nessuna di queste ricette e prima di provare a stravolgerle le dovevo provare!!!

      Un abbraccio
      monica

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