Conoscete la Frandura? Immaginate di tornare al lontano 1800, a Montalto Ligure, un paesino dell’entroterra imperiese a metà della valle Argentina, arroccato su un colle che la sovrasta.
Un ambiente contadino, semplice, povero. Sembra che i contadini di questo ameno borgo, nelle loro giornate di lavoro si sfamassero proprio con la frandura: una torta salata fatta di soli 4 ingredienti (escludendo sale e olio) in cui le patate sono protagoniste in un prodotto di una semplicità disarmante.
Oggi la Frandura è diventata simbolo di Montalto tanto che in agosto viene organizzata una sagra interamente dedicata a lei.
Le patate furono importate in Europa dalle Ande alla metà del Cinquecento ad opera degli spagnoli, ma in Liguria iniziarono ad essere utilizzate solo alla fine del Settecento quando don Michele Dondero, parroco di un paesino della valle Fontanabuona, riuscì con non poche difficoltà a farle apprezzare ai suoi parrocchiani. Da lì lentamente si distribuirono in tutta la Liguria assumendo grande importanza nell’alimentazione, prova ne sono le mille ricette della nostra tradizione con le patate come protagoniste: ad esempio focaccia di patate e torta Baciocca per dirne due.
Ora non avete scuse nella Giornata nazionale della Patata. Preparate patate, latte, farina e formaggio e venite con me a preparare questa deliziosa torta, rimarrete stupiti dalla sua ricchezza.
FRANDURA
INGREDIENTI per una teglia diametro 34 cm (5 persone):
PROCEDIMENTO:
Sbucciate le patate e con l’aiuto di una mandolina tagliatele a fettine molto sottili, circa 2 mm, e disponetele a spina di pesce (cioè leggermente sovrapposte tra loro) in una teglia precedentemente unta di olio. Salate.
Per tradizione questa torta viene cotta nelle teglie di rame (i testi della farinata) ma se non li avete potete utilizzare una teglia di alluminio coperta di carta forno.
Preparate una pastella liquida con la farina, noce moscata e il latte, mescolate energicamente con una frusta a mano in modo da eliminare eventuali grumi. Aggiustate di sale.
Con questa quantità di patate si riescono a fare due strati. Completato il primo strato coprite le patate con poca pastella quindi continuate col secondo strato. Infine ricoprite il tutto con la pastella distribuendola su tutta la superficie. In realtà secondo la ricetta originale la pastella tra i due strati non viene messa, normalmente si dispongono tutte le patate e si copre con la pastella solo alla fine.
Cospargete la superficie con abbondante parmigiano reggiano grattugiato.
Cuocete in forno già caldo a 200°C per circa 30 minuti o comunque fino alla formazione di una croccante crosticina sulla superficie. Controllate con una forchetta la cottura delle patate prima di sfornare.
Va servita sia calda che fredda, qui hanno preferito la versione tiepida!
Note:
Come ogni ricetta della tradizione che si rispetti, anche la frandura ha mille varianti:
Insomma una torta che vista la sua semplicità, si presta ad un interminabile numero di variazioni, il fotografo già se la immagina con uno strato di gorgonzola tra i due strati di patate!
INGREDIENTI per una teglia diametro 34 cm (5 persone):
- 850 g patate (al netto degli scarti)
- 350 ml latte
- 250 g farina
- 100 parmigiano reggiano (in origine pecorino)
- olio extravergine di oliva
- noce moscata (mia aggiunta)
- sale q.b.
PROCEDIMENTO:
Sbucciate le patate e con l’aiuto di una mandolina tagliatele a fettine molto sottili, circa 2 mm, e disponetele a spina di pesce (cioè leggermente sovrapposte tra loro) in una teglia precedentemente unta di olio. Salate.
Per tradizione questa torta viene cotta nelle teglie di rame (i testi della farinata) ma se non li avete potete utilizzare una teglia di alluminio coperta di carta forno.
Preparate una pastella liquida con la farina, noce moscata e il latte, mescolate energicamente con una frusta a mano in modo da eliminare eventuali grumi. Aggiustate di sale.
Con questa quantità di patate si riescono a fare due strati. Completato il primo strato coprite le patate con poca pastella quindi continuate col secondo strato. Infine ricoprite il tutto con la pastella distribuendola su tutta la superficie. In realtà secondo la ricetta originale la pastella tra i due strati non viene messa, normalmente si dispongono tutte le patate e si copre con la pastella solo alla fine.
Cospargete la superficie con abbondante parmigiano reggiano grattugiato.
Cuocete in forno già caldo a 200°C per circa 30 minuti o comunque fino alla formazione di una croccante crosticina sulla superficie. Controllate con una forchetta la cottura delle patate prima di sfornare.
Va servita sia calda che fredda, qui hanno preferito la versione tiepida!
Note:
Come ogni ricetta della tradizione che si rispetti, anche la frandura ha mille varianti:
- nella versione di Badalucco, un paesino vicino a Montalto, sembra che la frandura sia arricchita anche da due uova. Il procedimento è lo stesso ma nella pastella il latte si riduce a 250ml e vengono aggiunte 2 uova, creando una versione ancora più completa.
- nella versione indicata nel “Codice della cucina Ligure”,pubblicato in schede da Il secolo XIX nel 1982, oltre a chiamarla Frandurà invece di Frandura, nella pastella vengono messe le uova come a Badalucco ed inoltre viene aggiunto un trito di pomodori, basilico, prezzemolo e una spolverata di noce moscata.
Insomma una torta che vista la sua semplicità, si presta ad un interminabile numero di variazioni, il fotografo già se la immagina con uno strato di gorgonzola tra i due strati di patate!
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al Calendario del Cibo Italiano e ai festeggiamenti della Giornata Nazionale del Patata.