Dopo avervi già ampiamente parlato della mia passione per questi piccoli fiorellini di pasta frolla raccontandovi dei canestrelli di casa mia, e anche dei miei canestrelli di castagne, non potevo che continuare anche oggi che, nel Calendario del Cibo Italiano, viene celebrata la giornata nazionale dei Canestrelli, presentandovi i canestrelletti di Torriglia.
Devo dire che avevo l’imbarazzo della scelta, in Liguria abbiamo una varietà strepitosa di canestrelli!
Oggi ho scelto di portarvi a Torriglia, nell’entroterra genovese alle porte della Val Trebbia nel parco naturale regionale dell’Antola. Un territorio ricco di boschi e pascoli che in estate si ripopola perché meta di vacanze di molte famiglie genovesi in fuga dall’afa cittadina. Qui dei Canestrelletti hanno fatto una vera e propria bandiera, celebrandoli e regolamentando la produzione con un disciplinare redatto da un’Associazione formata dai produttori di questo dolcetto.
Come avrete letto chissà quante volte, l’etimologia del termine canestrello è incerta. Alcuni pensano che derivi dal nome del cesto in cui venivano messi a raffreddare, altri dal nome dello stampo che veniva utilizzato per formarli o meglio che veniva utilizzato per contrassegnarli.
Ma nebulosa non è solo l’etimologia ma anche l’origine di questi dolci. È probabile che in origine quello che noi definiamo oggi canestrello, intendendolo come un frollino di pasta frolla, in realtà avesse una composizione del tutto diversa e più simile ad un pane anche se manteneva la forma a ciambella. Forse per ricercare realmente l’origine del dolce di frolla, sarebbe più corretto riferirsi al termine “ruetta”, in genovese rotella, che è poi come questi dolci vengono tutt’ora indicati quando si parla in dialetto. Ma per quanto ami queste ricerche è meglio lasciare questa diatriba agli studiosi e ritornare al nostro Canestrelletto.
Nel caso del Canestrelletto di Torriglia, di certo possiamo dire che l’idea di commercializzarlo per la prima volta la ebbe alla fine del 1800 un’anziana signora proprietaria col marito del primo bar di Torriglia, che ai suoi clienti iniziò a vendere questi dolcini di frolla.
In tutto il resto della Liguria si producono canestrelli a Torriglia i canestrelletti, e guai a sbagliarsi! È un prodotto del tutto artigianale e proprio la scelta di ingredienti di alta qualità gli permette di essere una vera eccellenza della nostra regione.
Anche la forma del Canestrelletto ha subito nel tempo qualche modifica, sembra che quello di Donna Pollicina (il soprannome con cui veniva chiamata la proprietaria del bar che li ha creati) fosse fatto con undici punte, nel corso degli anni le punte sono via via diminuite a nove fino poi ad arrivare alle sei attuali.
Ogni anno a giugno (quest’anno sarà domenica 4 giugno) a Torriglia viene celebrato questo prodotto con una festa a lui dedicata.
CANESTRELLETTO DI TORRIGLIA
INGREDIENTI per circa 25 canestrelletti di 6 cm a sei punte:
PROCEDIMENTO:
Separate il tuorlo dall’albume. Mettete in una ciotola lo zucchero, un po’ di vaniglia (o limone, secondo disciplinare sono questi due gli unici aromi permessi) e il burro. Impastate e quando saranno ben amalgamati aggiungete il tuorlo d’uovo.
Aggiungete ora la farina e continuate velocemente ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido. Raccogliete tutto l’impasto e create un piccolo rettangolo, fasciatelo con pellicola e riponetelo in frigo a riposare fino ad un massimo di due ore.
Ora stendete l’impasto ad uno spessore di 1 – 1,5 cm e create con uno stampo a sei punte i vostri canestrelletti.
Riponeteli su una teglia con carta forno tutti allineati e distanziati tra loro. Spennellateli con l’albume leggermente sbattuto. A questo punto secondo il disciplinare andrebbero subito cotti, io vi consiglio di mettere la teglia con i canestrelletti in freezer per il tempo che il forno raggiunga la temperatura che serve. In questo modo vi garantirete delle forme perfette.
Scaldate il forno a 180°C statico e cuocete i canestrelletti per circa 15 minuti. Non devono scurire.
Lasciateli poi raffreddare, appena cotti sono molto fragili, prima di servirli.
INGREDIENTI per circa 25 canestrelletti di 6 cm a sei punte:
- 300 g farina debole
- 250 g burro a temperatura ambiente
- 100 g zucchero semolato
- 1 uovo freddo di frigo
- semi ½ bacca vaniglia o scorza limone grattugiata
PROCEDIMENTO:
Separate il tuorlo dall’albume. Mettete in una ciotola lo zucchero, un po’ di vaniglia (o limone, secondo disciplinare sono questi due gli unici aromi permessi) e il burro. Impastate e quando saranno ben amalgamati aggiungete il tuorlo d’uovo.
Aggiungete ora la farina e continuate velocemente ad impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo e morbido. Raccogliete tutto l’impasto e create un piccolo rettangolo, fasciatelo con pellicola e riponetelo in frigo a riposare fino ad un massimo di due ore.
Ora stendete l’impasto ad uno spessore di 1 – 1,5 cm e create con uno stampo a sei punte i vostri canestrelletti.
Riponeteli su una teglia con carta forno tutti allineati e distanziati tra loro. Spennellateli con l’albume leggermente sbattuto. A questo punto secondo il disciplinare andrebbero subito cotti, io vi consiglio di mettere la teglia con i canestrelletti in freezer per il tempo che il forno raggiunga la temperatura che serve. In questo modo vi garantirete delle forme perfette.
Scaldate il forno a 180°C statico e cuocete i canestrelletti per circa 15 minuti. Non devono scurire.
Lasciateli poi raffreddare, appena cotti sono molto fragili, prima di servirli.
Buon appetito!
Con questa ricetta partecipo al Calendario del Cibo Italiano e ai festeggiamenti per la Giornata Nazionale dei Canestrelli
I tuoi con la farina di castagne li ricordo bene dal raduno MTC! :-)
RispondiEliminaQuesta GN è stata finalmente l'occasione per fare i miei primi canestrelli...strepitosi! :-)
Ahahahhah!!! È vero tu li hai assaggiati!!!!
EliminaOra dopo i primi non dovrai più fermarti!!!
Un abbraccio
monica
Oggi ho imparato che i Canestrelli di Torriglia hanno 6 petali.
RispondiEliminaInvolontariamente ho preparato quelli di Montebruno con uno stampo a 6 petali, non me ne vogliano gli amici di Torriglia.
E' solo un problema di profonda ignoranza.
Che oggi spero minimamente di avere colmato grazie a post meravigliosi come questo.
Grazie ragazzi, siete bravissimi.
Un abbraccione. Pat
Patty va benissimo, anche quelli di Montebruno hanno sei petali...
Eliminasono quelli genovesi che ne hanno 8!!!!!
Ahahahahahh!!! Ma che importa il numero di petali...sono di un buono tutti!!!!
Un bacione
moni
Chissà i nanetti come si sono goduti la gita!
RispondiElimina:D :D
EliminaFino a pochi giorni fa pensavo che di canestrelli ce ne fossero solo alcuni invece oggi, grazie al calendario possiamo vedere che variano per forma e consistenza, dolci o salati.
RispondiEliminaUn po' alla volta li voglio preparare tutti e mi ricorderò di chiamarlo canestrelletto
Grazie
Ce ne sono tantissimi tipi!!!
EliminaAnch'io piano piano li provo tutti!!!
Un abbraccio
monica
Chissà che buoni. Complimenti per le particolari fotografie, mi piacciono molto! :)
RispondiEliminaMa grazieeee!!!
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