I giorni appena trascorsi sono stati davvero incredibili, travolta da un inaspettato affetto che solo una community come l’MTC può davvero dare. Non sono riuscita a ringraziare ognuno di voi, uno per uno, e quindi lo faccio qui, in questo momento. Mi avete fatto emozionare, conservo ogni vostro commento con gelosia e vi ringrazio davvero tanto.
Incredibile! Abbiamo vinto l’MTC n°51 e anche il premio fotografico! Non ci credo ancora... ed è tutta “colpa” della Patrizia!
Ed ora? Ed ora veniamo a noi, sicuramente tutti i miei discorsi poco vi interessano, quello che più vi preme è scoprire che cosa abbiamo scelto per la sfida n° 52. I ravioli "co-o tuccu", direte voi, come recita il titolo del post, ma in realtà la sfida non si fermerà lì.
Quella che vi presento oggi è sì, la ricetta dei ravioli al “tuccu”, una ricetta della tradizione genovese, una ricetta che ci rappresenta, che fa parte di noi, della nostra vita da generazione in generazione, ma la sfida non sarà solo quello!
Il “tuccu” alla genovese, è un sugo a cottura lenta (ecco finalmente svelato il tema della sfida!), è una ricetta che va coccolata, il tempo si dilata diventa complice di un rito, ci vuole tanta pazienza perché il sugo deve cuocere ore e ore molto lentamente, a fuoco basso...il sugo deve “pia”! (Ahahhaha! E ora come ve lo traduco!!!???) Cioè deve cuocere dolcemente ma per lungo tempo.
Il tema della cottura lunga e a bassa temperatura è molto attuale e sembrerebbe molto innovativo, ma di innovativo c’è poco. È solo, a mio avviso, un ritorno al passato, un ripescare nel nostro patrimonio per dargli l’importanza che merita, addirittura nel 1700 il conte Rumford, a suo modo, già faceva i primi esperimenti di cottura lenta a bassa temperatura, ma non occorre arrivare fin là per trovarne degli esempi, già le nostre nonne ne erano maestre, e questa ricetta ne è l'esempio.
La cottura lenta, insieme alla bassa temperatura, permette di avere carne tenera e delicata nei tagli meno pregiati, pesci e baccalà sublimi, zuppe e legumi perfetti, il minestrone di mia nonna cotto sulla stufa a legna per ore e ore, dalla mattina per la sera, era quanto di più buono si potesse immaginare.
Le nostre nonne, o meglio, mia nonna di certo non sapeva spiegare scientificamente perché una cottura lenta permettesse ad una carne poco pregiata e ricca di nervetti di diventare tenera e succosa. Oggi sappiamo che queste cotture lente e a bassa temperatura sono perfette per quelle carni ricche di tessuto connettivo, mentre al contrario le carni povere di tessuto connettivo (ad esempio il filetto) si devono cuocere ad alta temperatura e per breve tempo.
Quando cuociamo un pezzo di carne con tanto tessuto connettivo stiamo cercando di trovare un compromesso tra due esigenze opposte. Infatti le fibre muscolari del manzo perdono i succhi se scaldate a temperature superiori ai 65°C, mentre il collagene, la proteina solubile del tessuto connettivo, inizia a sciogliersi intorno ai 65°C. Quindi si doveva trovare un compromesso accettabile tra l’indurirsi delle fibre muscolari per la perdita di acqua e lo scioglimento del collagene, e le lunghe cotture sono il perfetto compromesso (qui per approfondire).
Ok quindi la sfida sarà il sugo a cottura lenta, ma non pensate che finisca così, perché noi genovesi dopo aver fatto il sugo con un bel pezzo di carne e averlo cotto molto a lungo, con quella stessa carne facciamo il ripieno dei ravioli e teniamo il sugo per poi condirli, una volta cotti. Aggiungiamo un po’ di erbette (borragini e scarola ad esempio), formaggio, uova, tanta maggiorana e noce moscata, mescoliamo il tutto e lo racchiudiamo in uno scrigno di pasta all’uovo. Bene voi dovrete fare lo stesso!
Vediamo a Zena come facciamo...
RAVIOLI “CO-O TUCCU”...a modo nostro!(*)
INGREDIENTI per il “tuccu”:
INGREDIENTI PER I RAVIOLI (“RAIEOU”) con queste dosi si ottengono circa 600 ravioli (Vi preparate per le feste!):
per la pasta: (***)
PROCEDIMENTO:
Partiamo dal “Tuccu”. Preparate i sapori per il sugo: pulite carote, sedano, cipolle, prezzemolo e rosmarino tagliate a tocchetti quindi tritate per bene.
In una pentola capiente (perfetta sarebbe una pentola di coccio che mantiene la temperatura) aggiungete l’olio e soffriggete la carne. Quindi aggiungete i sapori e fate soffriggere per bene. Aggiungete il midollo e fatelo sciogliere. Bagnate con vino bianco.
In una ciotola fate sciogliere il concentrato di pomodoro con poca acqua tiepida, quindi regolate di sale e aggiungete dello zucchero in modo da mitigare un po’ l’acido del pomodoro.
A questo punto, contravvenendo alla tradizione che voleva questo sugo fatto solo con il concentrato, aggiungete i pelati. Ed infine aggiungete “le droghe” si definivano così le spezie, aggiungete pepe, chiodi di garofano (noi 1 solo) e noce moscata (per noi una generosissima macinata!).
Tutti gli ingredienti sono al loro posto...ora non vi resta che abbassare il fuoco e lasciare cuocere il sugo per almeno 3 ore molto molto lentamente...le nonne dicevano che il sugo deve “pia”...appena appena sobbollire!
Per avere un risultato di questo tipo.
Ora possiamo preparare ravioli. Per prima cosa prepariamo la pasta dei ravioli, in modo che mentre poi prepareremo il ripieno lei potrà riposare.
Sulla spianatoia fate la fontana con la farina, al centro aggiungete le uova, un pizzico di sale ed iniziate ad impastare. Via via che impasterete dovrete aggiungere l’acqua fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea, aggiungete poca acqua alla volta facendola ben assorbire prima di aggiungerne altra. Lasciate l’impasto a riposare sulla spianatoia coperto a campana con una ciotola per almeno mezz’ora prima di stenderlo per fare i ravioli.
Ora prepariamo il ripieno.
Per prima cosa pulite e lessate velocemente le verdure in abbondante acqua salata. Scolatele e strizzatele per bene. Tenete da parte.
Ora, con l’aiuto di un tritacarne, iniziate a macinare la carne (non frullatela) cotta (quella che avete preparato col “toccu”) in precedenza alternandola con le borragini.
Raccogliete tutto in una capiente ciotola che dovrà poi contenere tutto il ripieno. Aggiungete il parmigiano grattugiato, quindi le uova, la noce moscata e la maggiorana tritata. Mescolate per bene tutto il ripieno, in modo che tutti gli aromi si amalgamino perfettamente. Infine aggiustate eventualmente di sale.
Il ripieno è pronto per essere racchiuso nel suo guscio di pasta.
Riprendiamo l’impasto lasciato riposare, tagliatene un pezzetto ed iniziate a stenderlo. Qui le mie nonne e mia suocera non saranno felici di vedere come procederò, la tradizione vuole che la pasta venga stesa col matterello, su metà pasta vengono messi tutti i mucchietti di ripieno, si copre con l’altra metà sfoglia e si tagliano i ravioli.
Io, per essere più veloce e soprattutto per avere ravioli tutti uguali, ho utilizzato uno stampo che mi crea dei ravioli di 4x4 cm di lato.
Quindi ho steso la pasta con la sfogliatrice (altra tirata di orecchi delle nonne!) fino ad arrivare al penultimo passo, quindi l’ho stesa sullo stampo spolverato di abbondante semola, ho messo il ripieno, coperto con la seconda sfoglia, ho premuto bene sui bordi per saldare la pasta ed ho tagliato i ravioli con la rotella dentellata.
Normalmente quando prepariamo i ravioli, ne facciamo in grandi quantità, infatti poi li potete disporre ben allineati su dei vassoi e messi in freezer per conservarli, quando saranno poi congelati li potrete trasferire in più comodi sacchetti.
Dopo tutto questo lavoro, ora siete pronti per assaggiare i vostri ravioli. Cuoceteli pochi minuti, se sono appena fatti, anche 5-6 minuti se sono congelati, in abbondante acqua salata. Scolateli e conditeli col “toccu”.
Buon appetito!
NOTE:
(*) ho aggiunto la dicitura “a modo nostro!” perché quando si parla di ricette della tradizione, da famiglia a famiglia, queste subiscono inevitabili modifiche dettate dai gusti e dalle esigenze di ognuno di noi. Quindi oggi non vi ho raccontato LA RICETTA dei ravioli, ma solo la MIA ricetta dei ravioli.
(**) Per quanto riguarda le carni, io ho dato solo un’indicazione per quello che usiamo noi. Utilizziamo perfilo o matama o sottopaletta, a seconda della regione i nomi dei pezzi in cui vengono divise le carni cambiano. Il matamà dovrebbe essere un pezzo di terzo taglio della spalla chiamato anche copertina oppure ancora sottospalla. La sottopaletta ha una forma piatta e frastagliata, è un taglio di seconda scelta chiamato, nelle altre regioni, anche copertina di sotto, spalla o sottopancia. Comunque sia, dovrete scegliere sempre carni adatte a questo tipo di cotture.
(***) Non riesco ad essere precisa sulla quantità di pasta, se ve ne avanza, stendetela sottile, tagliate tante belle tagliatelle e conditele col “Tuccu” come ho fatto qui.
INGREDIENTI per il “tuccu”:
- 1,8 kg perfilo o matama o sottopaletta (**)
- 2 hg midollo d’osso
- 3 carote
- 2 gambi di sedano
- 3 cipolle medie
- prezzemolo
- rosmarino
- 2 tubetti concentrato di pomodoro
- ½ bicchiere di vino bianco
- olio extravergine di oliva
- sale e zucchero q.b.
- 400 g pelati (un’aggiunta moderna...una volta era fatto solo con concentrato)
- pepe
- 1 chiodo di garofano (qui la quantità va a gusto!)
- noce moscata (...come se piovesse!)
INGREDIENTI PER I RAVIOLI (“RAIEOU”) con queste dosi si ottengono circa 600 ravioli (Vi preparate per le feste!):
- la carne cotta nel “Tuccu”
- 600 g borragini già sbollentate e strizzate (potete anche utilizzare metà borragini e metà scarole)
- 250 g parmigiano reggiano grattugiato
- 8 uova medie a temperatura ambiente
- maggiorana tritata (solo per darvi un’idea io ho messo 6 g maggiorana tritata fresca)
- noce moscata, abbondante
- sale q.b.
per la pasta: (***)
- 800 g farina debole
- 400 g semola rimacinata di grano duro (mia aggiunta, amo la pasta più ruvida)
- 5 uova medie a temperatura ambiente
- acqua q.b. (non metto la quantità precisa, dipende da troppi fattori, dovrete regolarvi voi)
- sale, un pizzico
PROCEDIMENTO:
Partiamo dal “Tuccu”. Preparate i sapori per il sugo: pulite carote, sedano, cipolle, prezzemolo e rosmarino tagliate a tocchetti quindi tritate per bene.
In una ciotola fate sciogliere il concentrato di pomodoro con poca acqua tiepida, quindi regolate di sale e aggiungete dello zucchero in modo da mitigare un po’ l’acido del pomodoro.
A questo punto, contravvenendo alla tradizione che voleva questo sugo fatto solo con il concentrato, aggiungete i pelati. Ed infine aggiungete “le droghe” si definivano così le spezie, aggiungete pepe, chiodi di garofano (noi 1 solo) e noce moscata (per noi una generosissima macinata!).
Per avere un risultato di questo tipo.
Ora possiamo preparare ravioli. Per prima cosa prepariamo la pasta dei ravioli, in modo che mentre poi prepareremo il ripieno lei potrà riposare.
Sulla spianatoia fate la fontana con la farina, al centro aggiungete le uova, un pizzico di sale ed iniziate ad impastare. Via via che impasterete dovrete aggiungere l’acqua fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea, aggiungete poca acqua alla volta facendola ben assorbire prima di aggiungerne altra. Lasciate l’impasto a riposare sulla spianatoia coperto a campana con una ciotola per almeno mezz’ora prima di stenderlo per fare i ravioli.
Ora prepariamo il ripieno.
Per prima cosa pulite e lessate velocemente le verdure in abbondante acqua salata. Scolatele e strizzatele per bene. Tenete da parte.
Raccogliete tutto in una capiente ciotola che dovrà poi contenere tutto il ripieno. Aggiungete il parmigiano grattugiato, quindi le uova, la noce moscata e la maggiorana tritata. Mescolate per bene tutto il ripieno, in modo che tutti gli aromi si amalgamino perfettamente. Infine aggiustate eventualmente di sale.
Riprendiamo l’impasto lasciato riposare, tagliatene un pezzetto ed iniziate a stenderlo. Qui le mie nonne e mia suocera non saranno felici di vedere come procederò, la tradizione vuole che la pasta venga stesa col matterello, su metà pasta vengono messi tutti i mucchietti di ripieno, si copre con l’altra metà sfoglia e si tagliano i ravioli.
Io, per essere più veloce e soprattutto per avere ravioli tutti uguali, ho utilizzato uno stampo che mi crea dei ravioli di 4x4 cm di lato.
Quindi ho steso la pasta con la sfogliatrice (altra tirata di orecchi delle nonne!) fino ad arrivare al penultimo passo, quindi l’ho stesa sullo stampo spolverato di abbondante semola, ho messo il ripieno, coperto con la seconda sfoglia, ho premuto bene sui bordi per saldare la pasta ed ho tagliato i ravioli con la rotella dentellata.
Dopo tutto questo lavoro, ora siete pronti per assaggiare i vostri ravioli. Cuoceteli pochi minuti, se sono appena fatti, anche 5-6 minuti se sono congelati, in abbondante acqua salata. Scolateli e conditeli col “toccu”.
Buon appetito!
NOTE:
(*) ho aggiunto la dicitura “a modo nostro!” perché quando si parla di ricette della tradizione, da famiglia a famiglia, queste subiscono inevitabili modifiche dettate dai gusti e dalle esigenze di ognuno di noi. Quindi oggi non vi ho raccontato LA RICETTA dei ravioli, ma solo la MIA ricetta dei ravioli.
(**) Per quanto riguarda le carni, io ho dato solo un’indicazione per quello che usiamo noi. Utilizziamo perfilo o matama o sottopaletta, a seconda della regione i nomi dei pezzi in cui vengono divise le carni cambiano. Il matamà dovrebbe essere un pezzo di terzo taglio della spalla chiamato anche copertina oppure ancora sottospalla. La sottopaletta ha una forma piatta e frastagliata, è un taglio di seconda scelta chiamato, nelle altre regioni, anche copertina di sotto, spalla o sottopancia. Comunque sia, dovrete scegliere sempre carni adatte a questo tipo di cotture.
(***) Non riesco ad essere precisa sulla quantità di pasta, se ve ne avanza, stendetela sottile, tagliate tante belle tagliatelle e conditele col “Tuccu” come ho fatto qui.
Ed infine un’ultima cosa...appena saputo che abbiamo vinto, abbiamo dovuto pensare alla ricetta, in realtà eravamo indecisi tra due ricette sempre genovesi, una dolce ed una salata, ma poi ho ricordato una sera di agosto di quest’estate in cui eravamo tutti a tavola per una cena a base di ravioli (con 40°C all’ombra ideali!!!) fatti appositamente per un povero ragazzo che non ha nessuno che glieli fa. Bene! Da questa sfida anche lui avrà una produttrice seriale di ravioli in casa!!! Ilaria questa ricetta è tutta per te! Ora non hai più scuse e non valgono le giustificazioni!!!
Poi un’ultima idea veloce al di fuori della sfida...vi arrivano ospiti inaspettati e dovete pensare all’aperitivo? Non dimenticate i ravioli preparati, fritti in abbondante olio caldo sono una vera delizia!!
Qui troverete tutte le regole della sfida MTC n°52
Buon lavoro...
Ora non posso leggere il post che vado di fretta (ma dovevo per forza di cose aspettare le 9 per vedere la vostra ricetta!)... vi dico che siete dei GRANDI, mi piace da morire e torno più tardi per leggere bene il tutto!
RispondiEliminaVi adoro, sapevatelo!!!!!
E io sono strafelice che ti piaccia!!!
EliminaLo sai che ansia!!! :D
Sono felicissima! Uno perché amo le cotture lente, quelle delle domeniche in famiglia con la casa che si inebria del profumo di sugo di carne e poi, lo sai, adoro impastare e sfogliare. Bellissimo post, con tante preziose informazioni di cui fare tesoro. Sono sicura che anche questo mese ci sarà tanto ma tanto da imparare. Grazie Monica!
RispondiEliminaLo sapevo che tu avresti apprezzato!!!
EliminaMonica, Luca vi Amoooooooooo
RispondiEliminaGioco in casa e vedere le foto mi hai fatto rivivere la mia infanzia con mia nonna che faceva i ravioli!!
Ora ho i suoi stampi, la sua ricetta del ripieno e la sua ricetta del sugo quindi.... che tradizione ligure sia!!!!
Bacioni
Lisa
Evviva la nostra tradizione!!!
EliminaLetto tutto! Ancora complimenti ragazzi, sia per la strameritata vittoria, sia per questi ravioli stupendi! E che la pasta ripiena ed il sugo a lenta cottura, sia con noi! Aurelia
RispondiEliminaQuanti complimenti!!! Grazieeee...
EliminaE...buon lavoro!!!
Foto splendide, ricetta ancor di più...o viceversa, che non si sa che dire di fronte a un post così! grazie mille, ne sono felicissima!
RispondiEliminaSono felici che ti piaccia...questo piatto ci rappresenta in tutto!!1
EliminaMa mannaggia a te e alla Van Pelt!!! E ci metto pure la Patty che vi ha fatto vincere...stavo così bene comprando i ravioli già fatti dalla pasta fresca..."U povieu figgieu" sarà l'uomo più felice del mondo e comunque i tuoi sono talmente buoni che non pensare di liberarti di noi tanto facilmente ;-)
RispondiEliminaAhahhahahahh!!!
EliminaSfida dedicata tutta a "quellu povieu figgieu"!!!
Ahhahahahah! Lo spero bene di non liberarmi di voi così facilmente!!!
Era tempo che volevo fare i ravioli a casa, ora voi mi avete cato la spinta finale. Grazie ragazzi!
RispondiEliminaEccone un'altra!! Anche tu non li hai mai fatti!!!
EliminaSono felice di averli proposti...avrò la riconoscenza di un altro marito genovese!!!!
Ahahhahahah!
Ma io ti adoroooooo! E ora dovrò fare ravioli per tutto il mese!!!!! Prima una bella versione per la sfida e poi i 4 kg di classici x Natale. ......se gli propino un'altra versione mi uccidono
RispondiEliminaAnche qui è così...i raieou cu-u tuccu nu se tuccan!!!
Eliminaniente, dove potevo fissarmi io? sull'ultima foto, quella dei ravioli fritti...da mangiare ora, per colazione...
RispondiEliminaSono favolosi...immagina la scena: io sommersa da pasta e ripieno e Luca che, non appena pronti, friggeva ogni raviolo che riusciva a rubarmi!!!
Eliminaragazzi mi avete fatta felice, faccio ravioli almeno una volta a settimana, il tortelo toscano a casa mia piace molto...questa volta non posso neppure angosciare Luca per la foto, i consigli saranno tutti per Monique...grazie per la vostra scelta
RispondiEliminaBene!!!!
EliminaBellissima spiegazione e utilissima sfida in vista delle feste!!!
RispondiEliminaMi sono già appuntata una serie di domande per il filo diretto!!! :)
Grazie e bravissimi!
Buon lavoro e grazie!!!
EliminaSi preannuncia un splendida sfida. Spero di esserne all'altezza!
RispondiEliminaMa certo che sì!!!
Eliminabellissimo post e grande sfida, grazie e complimenti! Buon divertimento a voi :-)
RispondiEliminaMa grazieee e buon lavoro a te!!!
EliminaAh dimenticavo naturalmente pretendo ravioli fritti come se piovessero al prossimo aperitivo :-)
RispondiEliminaEccola là!!!! Ahahahh!
EliminaMa voi lo sapete che sono al settimo cielo? Sia perchè la ricetta è vostra (di conseguenza perchè avete vinto voi il pollastro che io ho saltato!) sia perchè i ravioli li adoro, fanno parte della mia infanzia... Un bascione a tutti voi!
RispondiEliminaAhhahah! Buon lavoro allora....
Elimina"è una ricetta che va coccolata, il tempo si dilata diventa complice di un rito, ci vuole tanta pazienza perché il sugo deve cuocere ore e ore molto lentamente, a fuoco basso..."
RispondiEliminaA me basta già questa frase per amare alla follia la ricetta della sfida e te che ce l'hai proposta!!!
Grazie!
Grazie a te...sono felice che ti piaccia!!!
EliminaGrazie splendida proposta e splendido post
RispondiEliminanon resta che pensare a qualche cosa di buono da proporre l'unica cosa sulle foto dovrete stendere un velo pietoso
una meravigliosa come la vostra di inizio post me la sogno di notte
grazie
Ahahahah!! Ma va Manu!!!
EliminaIo vi stradoro, lo sapete questo vero?? Una ricetta che sa di casa, di Liguria.. Di casa mia!!
RispondiEliminaHo mille idee che mi girano in testa!!
Ps: conoscevo l'usanza dei ravioli per l'aperitivo, ma cotti sulla stufa, anzichè fritti!
Avete creato un mostro... Sapevatelo! ;D
Bravissima sì è vero, mentre le mie nonne li facevano noi bimbi ne facevamo scorpacciate cotti sulla stufa...
EliminaMa in casa mi manca la stufa e fritti sono da paura!!!!
Adoroooooooo .... Grazie!
RispondiEliminaSmack!!!!
EliminaTanta Stima! ma andiamo con ordine... se il sugo deve pià..un napoletano sa cosa vuol dire e lo traduce con "pippiare" e ciò fa riferimento al suono del sugo che delicatamente ribolle in pentola spluff spluff spluff... e che nella memoria fa subito amicizia con quella fetta di pane inzuppata la domenica mattina. Tanta Stima 2 ! Grazie...per il senza regole! non sapete quanto mi renda felice poter dare sfogo al libero arbitrio e fare un po' come mi pare...anche per la scelta della forma del raviolo, tanta felicità, per non dover arrotolare nulla a forma di ombelico :) . Tanta Stima 3! mi sono innamorata del vostro tritacarne...ne voglio uno anche io! Insomma la vostra proposta mi ha motivata...immagino grandi cose per questa tornata di ricette!
RispondiEliminaAhhaahha! Pensa che invece per me "il senza regole" mi sembra la "regola" più difficile da seguire!!!
EliminaIo preferisco quando ho regole più rigide..almeno son sicura di non finire fuori tema!!!
Hai visto il nostro tritacarne...ti dico la verità, non è nostro, lo abbiamo preso in prestito da mia suocera, per un sugo della tradizione ci serviva qualcosa che ne facesse davvero parte e lui ne ha fatti di "Tucchi"!!!!
Sono felice di sentirti tanto entusiasta non i resta che augurarti buon lavoro!!!
me felicissima! Dopo le raviole del plin, non ho più preparato pasta ripiena, continuando a rimandare. Ora non ho scuse!! :) Peccato solo che la sfogliatrice che ho comprato tempo fa era difettosa e in negozio non ne aveno altre... ergo, devo stendere a mano... sudo già al pensiero :D Splendida proposta :) Grazie e complimenti ancora per la strameritata vittoria!
RispondiEliminaAhaahh! Cavolo dalle raviole del plin??!! Era proprio ora di riprovarci!
EliminaIo l'assenza della sfogliatrice la vedo come un fattore positivo...riesci davvero a sentire la sfoglia!
Buon lavoro...
Che bello! Mi piace molto, sia perché mi avete fatto conoscere un piatto che proprio non conoscevo, sia perchè mi spronate a fare una ricetta che ho nel cuore da tempo e non ho ancora fatto...grazie!!! Sono già operativa, praticamente... :-D
RispondiEliminaComplimenti per la spiegazione accurata, per le foto (splendide!!) e per la (giusta) leggerezza che si respira qui...lo spirito perfetto per una sfida dell'MTC!
A presto,
Alice
Alice, ne sono davvero felice! Amo la pasta fresca e questo piatto ci rappresenta appieno anche per la sua ricerca di lentezza, di tradizione, di famiglia... Non mi resta che augurarti buon lavoro allora...
EliminaYuppi!! Così finalmente apprenderò l' arte anche io, guardandovi e replicando fedelmente!!
RispondiEliminaAncora complimenti e buon we!!
Ma dai!!! Neppure tu mai fatto i ravioli???!!!
EliminaMa???!!! Ora non hai più scuse, guarda che ti controllo!!! ahahahahha!!!
Un bacione Silvietta!
bellissime le foto, ma gustosissima la ricetta. L'idea in più, quelli di fareli fritti, mi stuzzica molto. Bravissima, buon fine settimana.
RispondiEliminaGiovanna provali sono la fine del mondo!!!!
EliminaMeravigliosi!!!! Voi, i ravioli, la vostra ricetta, le foto.. tutto insomma! grazie per questa sfida che si preannuncia indimenticabile!
RispondiEliminaGrazie a voi per tutte queste emozioni!!!!
EliminaBuon lavoro!!!
Eccomi ! Ho avuto delle giornate un pò incasinata. Che dire? Sono strafelice e leggendo il tuo post ho già partorito l'idea! Un bacio cri
RispondiEliminaCiao Cri! Sono felice che ti piaccia e...buon lavoro!!!
Eliminaecco una prima versione casalinghissima. Come la sua origine. Siate buoni.. e soprattutto non ridete delle foto! Grazie...
RispondiEliminahttp://acquavivascorre.blogspot.it/2015/11/raviolo-ad-ossobuco-cosa-non-si-fa-per.html
Eccomi con la mia prima e semplice proposta,
RispondiEliminaMezzelune di segale con ripieno di stinco di maiale per Mtc52
grazie per la bellissima sfida lanciata, forse ne arriverà una seconda se riesco a trovare il tempo ............ per le foto ho fatto del mio meglio !!!
Sono giorni in cui mi manca il tempo materiale per fare tutto. La sfida e la ricetta l'avevo già sbirciata, oggi mi sono presa un po' di tempo per leggerla con calma e commentare. Splendida ricetta e splendida sfida. Complimenti per tutto.
RispondiEliminaMarta
Non so dove guardare, ogni pagina che apro c'è qualcosa di buono che mi fa calare la goccia dalla bocca, stile Fantozzi! Brava
RispondiEliminaPasso ora a leggere la meraviglia che avete proposto. Questo mese non so se riuscirò ad esserci, ma giuro che semmai dovessi avere due minuti liberi mi metto a riempire ravioli e preparare un sugo a lenta, lentissima cottura :)
RispondiEliminaWOW! non so che dire... a parte GRAZIE!!!!!
RispondiElimina...senza parole,è UN CAPOLAVORO,WOW!!!! :PP
RispondiEliminaBaci cara <3
Finalmente un attimo di relax per leggere ben bene la ricetta (il #vepossino è a prescindere). Poi mi servirà ben più di un attimo per dedicarmi alla sfida, ma intanto mi sono deliziata :-)
RispondiEliminaBuongiorno....ecco la mia proposta http://www.sosidolcesalato.com/2015/11/ravioli-ragu.html
RispondiEliminaInnanzitutto mi scuso per non essere passata prima... Quindi colgo l'occasione per fare quattro cose in una volta sola con questo commento :)
RispondiElimina1. complimentarmi per la vostra splendida ricetta di pollo ripieno, una vera meraviglia
2. complimentarmi per la meritatissima vittoria
3. complimentarmi per la splendida proposta (le mie origini liguri ringraziano e il mio amore per la pasta ripiena anche)
4. lasciarvi il link della mia ricetta
Bellissimo mtc!
http://lasagnapazza.blogspot.it/2015/11/ravioli-trasformisti.html
Ci siamo anche noi, questa è la nostra ricetta:
RispondiEliminahttp://assaggidiviaggio.blogspot.it/2015/11/Girandole-di-tagliatelle-ripiene.html
Buona giornata e buon lavoro da giudice.
Anna Luisa e Fabio
Il mio contributo a questa meravigliosa sfida: Tortelli ripieni di formaggio Monte Veronese e sedanoo con ragù d'anatra!
RispondiEliminahttp://www.taccuinodicucina.it/blog/tortelli-ripieni-di-formaggio-monte-veronese-e-sedano-con-ragu-danatra/
Grazie e buona lettura di tutte le bellissime ricette di questo mese!
Ciaoooo
La mia ricetta per questo Contest è Il Tortello di Zucca di Mantova: http://www.cookingwithmarica.net/tortelli-di-zucca-di-mantova-con-mostarda-e-amaretti-per-mtc-52/.
RispondiEliminaW la pasta ripiena. Ciao, Marica
tse arrivo proprio all'ultimo ma ho avuto dei weekend movimentati ed ho potuto cucinare questa versione solo a puntate negli ultimi due giorni: http://acquavivascorre.blogspot.it/2015/11/il-lusso-del-burro-nei-ravioli-con.html
RispondiEliminaMi è piaciuto talmente tanto l'argomento, che di ricette ne ho fatte due! http://eatparadeblog.it/ravioli e http://eatparadeblog.it/cernia Grazie!!!
RispondiEliminaEccomi!!!!!!!!!!!!! Fino a ieri ero in crisi, poi ho preso coraggio per questa sfida che per me era dura! Ecco la mia proposta
RispondiEliminahttp://www.dolcizie.ifood.it/2015/11/ravioli-radicchio-zucca-e-formaggio-asiago.html
complimenti a voi, siete bravissimiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!
Credo di esserci anch'io. Grazie per l 'ispirazione. http://www.lacucinadiqb.com/2015/11/raviolo-aperto-allo-zafferano-con.html
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