Ormai mi conoscete da un po’ di tempo ed avrete capito che ho un vero debole per l’autoproduzione e per le conserve...mi sento molto una formichina operosa e racchiuderei tutto in un vasetto...
Così quando qualche tempo fa mia mamma mi ha parlato di questo pomodori verdi sott’olio fatti da una nostra cugina (Grazie Ro!!! Gran bella ricetta!!!) non ho resistito molto...e, con la complicità dell’orto dei miei che ancora qualche verdura fuori stagione la regala, ho provato...
Vi serviranno dei pomodori verdi, io ho utilizzato sia pomodori grandi che pomodorini, e pochi altri ingredienti...quello che mi ha incuriosito della ricetta è tutto racchiuso nel suo nome “pomodori verdi dei tre giorni” sì perché per prepararli ci vogliono 3 giorni di attesa in cui i pomodori fatti a tocchetti vengono preparati per poi essere conservati sott’olio...
Una volta pronti dovrete avere un po’ di pazienza e lasciarli riposare almeno 30 giorni prima di assaggiarli...noi ci siamo dovuti sacrificare per ragioni di scena (ehehh!!!) e li abbiamo aperti dopo appena tre giorni da che erano stati fatti...ma che bontà!!!
Sono un perfetto antipasto...o perché no anche un stuzzicante aperitivo se preparati su delle bruschette...insomma largo alla fantasia!!!
POMODORI VERDI SOTT'OLIO DEI TRE GIORNI INGREDIENTI:
Non troverete quantità negli ingredienti...per gli aromi che aggiungeremo dovrete regolarvi secondo il vostro gusto.
Pomodori verdi
Sale grosso integrale
Aceto bianco di vino
Olio extravergine di oliva
Aglio
Alloro
Rosmarino
Vasetti di vetro sterilizzati
PROCEDIMENTO:
Pulite i pomodori verdi e tagliateli a fettine. Ora come si fa per le melanzane, dovrete mettere a scolare i pomodori col sale. Quindi in uno scolapasta mettete uno strato di fettine di pomodoro quindi spolverate con sale grosso, poi altri pomodori e ancora sale grosso...continuate così fino a terminare i pomodori. Coprite con un piatto, mettete lo scolapasta in una ciotola e lasciate riposare per 24 ore a temperatura ambiente.
Trascorse le 24 ore...asciugate i pomodori con un panno, raccoglieteli in una ciotola e copriteli con l’aceto di vino bianco. Coprite con pellicola e lasciate riposare per altre 24 ore sempre a temperatura ambiente.
Arrivati al terzo giorno, dovrete scolare i pomodori dall’aceto quindi lasciarli asciugare mettendoli su una griglia per 24 ore (potete anche stenderli su una teglia su due fogli di carta assorbente e coperti con un terzo foglio).
Terminate queste ultime 24 ore, non vi resta che invasarli in vasetti di vetro precedentemente sterilizzati. Iniziate mettendo poco olio sul fondo del barattolino (io scelgo di utilizzare un extravergine anche per i sott’oli, ma ne scelgo uno che sia molto delicato) quindi iniziate a mettere le fettine di pomodoro e alternatele con qualche fettina di aglio, oppure una foglia di alloro o qualche ciuffetto di rosmarino...non vi metto le quantità perché dipende dal vostro gusto...nulla vi vieta di modificare gli aromi a vostro piacimento, anche se l’aglio non lo eliminerei!
Terminati gli ingredienti, cercate di far uscire tutte le bollicine di aria che sono rimaste intrappolate dentro al vasetto aiutandovi con uno stecchino, quindi rabboccate di olio se necessario e chiudete col coperchio.
Riponete in un luogo fresco ad asciutto e lasciate riposare almeno 30 giorni prima di consumarli. Comunque il giorno successivo alla preparazione controllate che l’olio copra completamente i pomodori, se non fosse così aggiungete ancora olio e riponete in dispensa.
Questo tipo di conserve non ha una durata molto lunga, dovranno essere consumati entro i sei mesi da che sono stati prodotti.
Buon appetito! Non mi resta che augurare un buon fine settimana a voi e alle vostre famiglie!
Ci risiamo...Genova è di nuovo in ginocchio, anzi buona parte della mia regione è in ginocchio...questa volta ad essere colpita duramente è anche la mia valle...la Val Polcevera...il Polcevera e i suoi affluenti, che fino ad ora si erano comportati bene, questa volta hanno voluto rendersi protagonisti...e lo hanno fatto alla grande...
Non si contano le case, le cantine, i garage o i negozi inondati, ponti crollati...e poi come se ciò non bastasse moltissimi paesi sono isolati a causa di frane...sì perché ormai il terreno non riesce ad accogliere più tutta quest’acqua, l’equilibrio si infrange e tutto crolla...si sbriciola portando con se i sogni, i ricordi, i beni di tante persone...e a quel punto non resta che rimboccarsi le maniche e ricominciare sperando di avere sempre la forza di farlo...
Cosa dire...nulla...non rimane molto da dire...si deve solo fare...
Com’è difficile ora passare a parlare della ricetta di oggi...com’è difficile raccontare di un gran formaggio tutto buchi...il formaggio con i buchi per eccellenza l’emmentaler protagonista insieme al gruyere del contest di Teresa del blog Peperoni e patate in collaborazione con i formaggi svizzeri...è davvero difficile.
La seconda ricetta preparata per il contest è il timballo...una ricetta di mia suocera e quindi una ricetta del cuore...una ricetta perfetta anche per i bimbi perché molto golosa, facile da preparare, si può preparare in anticipo e poi passare in forno all’ultimo momento...e si è sicuri di presentare un piatto estremamente goloso esaltato dal gusto dolce, che ricorda la noce, dell’emmentaler...
TIMBALLO CON EMMENTALER
INGREDIENTI per 4 persone:
8 fette panbauletto (il mio fatto in casa)
4 fette prosciutto cotto
8 fette di emmentaler
burro
1 l latte
100 g burro
100 g farina 00
noce moscata
sale
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa prepariamo la besciamella: in un pentolina che possa contenere tutto il latte preparate il roux con farina e burro. Fate sciogliere il burro quindi aggiungete la farina lasciate “sfrigolare” qualche secondo, quindi aggiungete il latte tiepido poco alla volta mescolando con una frusta energicamente in modo da non formare grumi. Cuocete per pochi minuti, aggiungete la noce moscata (io ne metto molta...ma qui dipende dal vostro gusto!) quindi aggiustate di sale e lasciate cuocere finché la salsa si addensa e inizia a bollire. Togliete dal fuoco e tenete da parte.
Preparatevi ora tutti gli ingredienti che vi serviranno per comporre il timballo: le fette di pane, il prosciutto, l’emmentaler anch’esso tagliato a fettine sottili e la besciamella.
In una teglia da forno che possa contenere 4 fette di pane accostate, iniziamo a comporre il timballo: sul fondo mettete un velo di burro, quindi sistemate le 4 fette di pane, su ogni fetta mettete una fettina di emmentaler, poi metà fetta di prosciutto e due cucchiai di besciamella. Coprite con altre 4 fette di pane e ricominciate con gli strati fatti: fettina di emmentaler, prosciutto, abbondante besciamella quindi completate con emmentaler grattugiato e qualche fiocchetto di burro.
Infornate in forno già caldo a 180°C per 15-20 minuti, il tempo di formare quella deliziosa crosticina croccante.
Quest’anno come tema del contest di Terry di Peperoni e patate in collaborazione con i formaggi svizzeri, ci sono le ricette del cuore reinterpretate con due dei formaggi svizzeri più apprezzati: il Gruyère e l’Emmentaler.
Due formaggi da noi molto amati e spesso presenti sulle nostre tavole ma anche facilmente confusi tra loro...questo forse dovuto anche al fatto che chiamiamo l’emmentaler gruviera, termine che ricorda molto il gruyere.
Da piccola per me l’emmentaler era solo "il formaggio con i buchi", mio nonno mi prendeva in giro dicendomi che i buchi erano fatti uno ad uno da un volontario prima di venir consegnati per la vendita...non gli ho mai creduto veramente, ma era divertente immaginare la scena... In realtà questi famosi buchi si creano durante le fasi di maturazione del formaggio e sono dovuti alla formazione di sacche di anidride carbonica.
Il Gruyere invece non ha i buchi, è un formaggio a pasta dura prodotto a partire dal latte crudo prodotto da mucche che si nutrono d’estate dell’erba dei pascoli e di fieno durante la stagione invernale. Durante i numerosi mesi di stagionatura, le forme vengono periodicamente spazzolate, lavate con acqua salata e capovolte. L’umidità permette alle muffe di svilupparsi e queste favoriscono poi la maturazione del formaggio, dalla crosta verso l’interno. È questo processo che dà al Gruyère DOP il suo specialissimo sapore.
Appena ho letto il tema del contest “ricette del cuore”, non ho potuto fare a meno di pensare alla nostra focaccia...una ricetta del cuore per eccellenza per un genovese, ci fa compagnia appena svegli inzuppata nel caffè-latte, poi la ritroviamo a merenda ma può essere anche un perfetto pranzo se farcita, per poi ritrovarla come aperitivo accompagnata da un bel bicchiere di vino bianco freddo...
Insomma la focaccia ci accompagna in ogni momento della giornata, va bene sempre quindi non poteva essere che una meraviglia se farcita con verdure di stagione come porri e verza e un abbondante strato di gruyere...
Non ci credete...venite con me!
FOCACCIA FARCITA AL GRUYERE
INGREDIENTI (con queste dosi 3 focacce ripiene 25x15 cm):
500 g farina 0
300 g acqua tiepida
50 g olio extravergine di oliva
13 g sale
1 cucchiano di miele
2 g lievito secco disidratato
per la farcitura:
300 g verza
mezza cipolla piccola
1 spicchio d’aglio
olio extravergine di oliva
brodo vegetale (fatto con una cipolla, una carota e sedano...non salato)
1 cucchiaino di zucchero
sale
Gruyere
e ancora:
4 porri (circa 500 g)
mezza cipolla piccola
olio extravergine di oliva
brodo vegetale (fatto con una cipolla, una carota e sedano...non salato)
sale
Gruyere
PROCEDIMENTO:
Per prima cosa preparate le verdure per il ripieno. Pulire la verza e affettarla a striscioline sottili. Scaldate in una padella due cucchiai di olio extravergine di oliva, aggiungete lo spicchio d’aglio pulito ma intero, fate rosolare pochi minuti ed aggiungete la verza. Fate stufare a fuoco moderato fino a che la verza sarà ben morbida, aggiungendo quando necessario del brodo vegetale fatto con una cipolla, una carota e sedano. Aggiustate di sale, portate a cottura
Si ottiene un impasto molto morbido (non serve la planetaria) quindi in una ciotola capiente mettete la farina e l’olio, sciogliete il lievito nell’acqua tiepida aggiungendo un cucchiaino di miele e lasciare attivare per pochi minuti quindi aggiungete alla farina.
Iniziate ad impastare, aggiungete il sale e impastate fino a quando l’acqua non sarà completamente assorbita dalla farina. A questo punto lasciate lievitare al riparo da correnti coperto con un canovaccio per 50 minuti.
Riprendete l’impasto, impastate brevemente e date un giro di pieghe di secondo tipo: rovesciate l'impasto sulla spianatoia infarinata, prendete un lembo, stendetelo leggermente verso l’esterno e portatelo al centro. Prendete quindi l'angolo che si è formato a destra, stendetelo leggermente verso l’esterno e portatelo al centro...continuate così fino a completare il giro. Riponete l’impasto nella ciotola e lasciarlo lievitare per altri 50 minuti.
A questo punto dividete l’impasto in tre parti e lasciateli riposare per 10 minuti nella teglia dove poi li cuocerete prima di stenderli. Dividete ancora ciascuna parte in due parti uguali che saranno la base della focaccia e il coperchio.
Stendete ora una parte di impasto direttamente nella teglia unta d’olio (o con carta forno) utilizzando solo le mani (senza mattarello) rendendolo una sfoglia sottile, una volta steso ricoprire con la verza stufata e con fettine sottili di gruyere: stendete la seconda parte di impasto e ricoprire la focaccia conpletamente sigillando per bene i bordi. Fate lo stesso con le altre due focacce farcendole però questa volta col porro e il gruyere.
Porre le teglie al riparo da correnti ad esempio il forno chiuso a lievitare per circa 3 ore.
Riprendete le focacce lievitate irrorate con olio extravergine di oliva e cuocete in forno preriscaldato a 220°C per 20 minuti...attenzione alla cottura!!!