Ma andiamo per ordine...la settimana scorsa sono stata invitata da Alessandra (qui il suo racconto della giornata, andate a dare un’occhiata, lei ha fatto un perfetto reportage corredato di foto) a partecipare, insieme ad altri foodblogger, al primo evento organizzato dalla AIFB che prevedeva, nella prima parte del pomeriggio, la visita del laboratorio dell’Antica Confetteria Romanengo, fondata nel capoluogo ligure nel 1780, e poi a seguire una visita guidata nel centro storico della nostra città, Genova.
Appena arrivati al laboratorio di viale Mojon, siamo stati accolti da Pietro Romanengo e da lui stesso siamo stati accompagnati in un viaggio alla scoperta della figura del confiseur-chocolatier che fondeva in un’unica professione l'arte della canditura, della confetteria e del cioccolato. Dalle sue parole traspare la passione con cui tutto questo da molti anni viene portato avanti con le stesse tecniche dell’ottocento, senza alcun automatismo, scegliendo materie prime di sempre ottima qualità e lavorando solo prodotti freschi di stagione, infatti noi abbiamo potuto assaggiare dei mandarini canditi al momento, ancora caldi...semplicemente fantastici...una vera esplosione di gusto. E proprio questo aspetto fa della Confetteria Romanengo, un’eccellenza nel mondo della confetteria di oggi, la scelta di non cedere all’automazione è stata per loro assolutamente vincente, lo stesso Pietro Romanengo asserisce che se avessero fatto la scelta di trasformarsi in una piccola industria probabilmente oggi forse non sarebbero qui per raccontarlo.
Non posso spiegarvi la meraviglia di un mandarino candito appena fatto, ancora caldo...
Ed infine abbiamo assistito alla lavorazione dei confetti e anche qui la fa da padrone la manualità e la capacità di una persona, basti pensare che per l’intero ciclo con cui vengono preparati i confetti sia essi di mandorla o pistacchio ci vogliono almeno tre giorni di confettatura in cui le varie tipologie vengono fatte continuamente ruotare ed una persona aggiunge uno sciroppo di zucchero solo dopo che il precedente è stato assorbito...
Dopo la visita al laboratorio, la giornata è continuata con una visita alla nostra bella città, accompagnati da Paola una guida turistica, alla ricerca delle tracce del cibo tipico della nostra città, fra botteghe storiche e toponomastica.
Un secondo viaggio nel tempo alla scoperta di tutte quelle botteghe che hanno fatto la storia della nostra città, come il mercato Orientale, un ricco mercato coperto che si trova nel cuore della città a metà della centrale via XX settembre e, il cui nome è dovuto alla sua posizione e non alla provenienza della merce venduta, come alcuni erroneamente sostengono. Oppure addentrandoci nei caruggi, fino a vico della Casana, l’Antica Tripperia La Casana dove si arriva dopo essersi fatti trasportare dal profumo di questo tipico piatto genovese che si spande nei caruggi. Un negozio che ha più di duecento anni dove nelle ore tarde del pomeriggio ribollono pentoloni di rame su antichi fuochi, il tutto circondato da piastrelle bianche e un tavolo di marmo circondato da sgabelli.
E via via proseguendo nei caruggi sempre alla scoperta di questi preziosi angolini fino ad arrivare a Sottoripa, la zona antistante al porto che è ricca di queste tipicità.
Naturalmente durante questa passeggiata non si è dimenticato di ammirare i ricchi palazzi nascosti negli stretti caruggi, le chiese e le tipiche edicole votive. Un piccolo tempietto che ospita la statua della Madonna, oppure in alcuni casi l’episodio della vita di un santo, oppure ancora un dipinto raffigurante dei Santi o la Sacra Famiglia. Esse sono vere e proprie opere d'arte incastonate come pietre preziose negli angoli degli antichi palazzi dei caruggi.
Se vi capita di passare per Genova ad esempio al sabato pomeriggio, dalle guide di Genova vengono organizzate visite guidate per condurvi alla scoperta dei nostri intricati caruggi...sul loro sito troverete tutte le indicazioni necessarie...
Sapete...mi sono divertita e se siete arrivati a leggere fin quaggiù vi ringrazio molto...è stato molto interessante e sono orgogliosa di avervi potuto presentare qualche eccellenza della mia bella città!
Spero di essere riuscita a rendere la meraviglia di ciò che ho visto!!!
Alla prossima...