Per prima cosa volevo ringraziare tutti voi per le bellissime parole con cui mi avete “travolto” nello scorso post...
Proprio oggi con Roby si parlava del blog, del come sembri impossibile che qualcuno abbia voglia di leggere quello che giorno per giorno scriviamo in questi nostri diari, diari di cucina che a volte si trasformano in veri spaccati della nostra vita...io come ormai avrete capito tendo ad essere un po’ logorroica e a volte esagero...vado un po’ oltre quello che dovrebbe essere una semplice introduzione alla ricetta che si sta per presentare, e per questo vengo spesso redarguita dal mio fotografo...sì perché, non so se ve l’ho mai detto, ma il fotografo ha anche un altro ruolo attivo all’interno del blog e cioè quello di correttore bozze e a volte applica una vera e propria censura!!! Sì...Sì...capita anche questo!!! E per fortuna, aggiungerei io...altrimenti vi annoierei ancora di più!!!
Ormai avrete capito che ho una grande passione per i dolci e per i lievitati e negli ultimi tempi se controllate negli ultimi post troverete principalmente questo. Ed oggi??? Non sarà diverso...anche oggi la ricetta appartiene alla categoria lievitati, è un pane al grano saraceno aromatizzato col timo fresco. La sua particolarità è senz’altro la presentazione, infatti si presenta come una spiga o meglio dovrebbe sembrare una spiga, in realtà il fotografo appena lo ha visto mi ha detto che sembrava un albero a camme (ecco da dove viene il titolo!)...cioè l’albero responsabile della distribuzione nei motori delle nostre auto...e così è stato...
La ricetta è arriva dal libro di Sara Papa....l’unica modifica fatta è stata quella di aggiungere un liquido (nel mio caso l’acqua e poco olio extravergine di oliva) per impastare...visto che nella ricetta non era indicato!!!
Ho utilizzato per questo pane una farina di tipo “1” e ne sono rimasta entusiasta...infatti è una farina ottenuta dalla macinazione di grani teneri selezionati. Rispetto alle farine di tipo “0” e “00”, questa farina ha un colore più scuro, assorbe l’acqua in maniera diversa, un intenso profumo e una maggiore percentuale di fibre e sali minerali. Tutte queste caratteristiche si ritrovano poi nel pane che avrà un colore scuro, aspetto compatto e la crosta rugosa e croccante....quest’ultima la caratteristica che preferisco...
PANE “A CAMME” AL GRANO SARACENO E TIMO FRESCO con lievito madre secco
- 500 g farina 1 (il Molino Chiavazza)
- 200 g farina di grano saraceno
- 2 cucchiai di timo fresco
- 35 g lievito madre secco (oppure 20 g lievito di birra)
- 10 g miele
- 14 g sale
- 25 g olio extravergine di oliva
- 350 g acqua tiepida (circa...dipende dalla vostra farina)
PROCEDIMENTO:
Utilizzeremo per fare questo pane il metodo diretto , cioè impasteremo tutti gli ingredienti presenti nella ricetta in un’unica fase e il tempo di lievitazione sarà abbastanza breve.
Pulite il timo e tritatelo finemente, quindi aggiungetelo alle farine. Ora aggiungete tutti gli altri ingredienti tranne il sale, che andrà aggiunto alla fine, ed impastate. Ponete l’impasto in una ciotola, copritela con un telo di cotone umido e lasciate lievitare per 2 ore circa all’interno del forno (se fosse inverno ricordate di accendere la luce o scaldare leggermente il forno prima di inserire la ciotola con l’impasto).
Trascorso il tempo di lievitazione, rovesciate l’impasto sulla spianatoia, dividetelo in 4 parti uguali (in realtà io l’ho diviso in 3, ma se volete avere l’effetto a spiga e non a camme come il mio, è meglio dividere in 4 in modo da avere un pane più snello!) e formate dei filoncini. Appena formati i filoncini con le forbici fate dei tagli paralleli (non tagliare del tutto la pasta, la dovete incidere profondamente ma non dividere) a distanza di 1,5-2 cm lungo tutto il filoncino, quindi ruotate ogni pezzettino che avrete così creato alternativamente verso sinistra e verso destra.
Fate lievitare ancora per 30 minuti su una teglia coperto da un canovaccio. Cuocete nel forno già caldo a 200° per 10 minuti, quindi riducete la temperatura a 180° e cuocete ancora per 30 minuti.
Volendo potete sostituire il timo con altre erbe aromatiche o anche semi.
Ed infine...vi lascio con un'immagine di una tenerezza unica...sono tre ochette bellissime, le ultime arrivate, quando sono spaventate da qualcosa si fermano e si siedono tutte insieme vicine vicine...traendo coraggio dalla vicinanza dei fratelli!!!
Con questa ricetta partecipo alla raccolta mensile Panissimo del blog di Barbara, Bread & Companatico, e di quello di Sandra of Indovina chi viene a cena? ospitato questo mese da Barbara: