Potrei dire che questa è la ricetta che mi fa dire “E’ Natale”. E’ tradizione della mia famiglia e non solo, per il Natale di preparare il pandolce. In realtà la ricetta che si prepara sempre in casa mia è quella del pandolce genovese alto, quello fatto con lievito di birra (o meglio ancora lievito madre) che richiede una lunga lievitazione e tanta pazienza. Non dimenticherò mai mia nonna (sempre lei...la famosa nonna Milia....parlo più spesso di lei perché abitavamo nella stessa casa...praticamente insieme) quando preparava questo panettone...lo metteva a lievitare sul calorifero, lo dimenticava e regolarmente il panettone fuoriusciva dalla teglia e colava sul calorifero...ogni anno era la stessa storia! Durante le festività lo preparava diverse volte e almeno una volta capitava, al mattino quando andavamo a salutarli, di trovare una baruffa tra lei e mio nonno perché con il panettone era successo un pasticcio!!!
Oggi io ho voluto preparare il pandolce basso.
La ricetta che ho utilizzato l’avevo appuntata su uno dei miei quadernetti diversi anni fa, ma sinceramente non ne ricordo la provenienza. Vi dico subito che mi è piaciuto ma non ho ritrovato il gusto che mi aspettavo, secondo me mancano degli aromi (tipo rum e arancia oppure marsala) che gli conferiscano il tipico gusto, la prossima volta farò le mie modifiche. Inoltre nella ricetta tradizionale vengono utilizzati scorza di arancia e cedro canditi oltre all’uvetta e ai pinoli, io non li amo particolarmente così ho messo un egual peso di uvetta e pinoli escludendo i canditi (cioè 100 gr arancio candito + 150 gr uvetta + 50 gr cedro +50 gr pinoli io li ho trasformati in 250 gr uvetta + 100 gr pinoli).
Con queste quantità si ottiene un pandolce da 1 kg, io li voglio regalare con i biscotti così ho diviso l’impasto in 9 parti da poco più di 100 gr l’una.
INGREDIENTI:
- 300 gr farina 00
- 120 gr zucchero a velo vanigliato
- un pizzico di sale
- 120 gr burro morbido
- 2 uova intere
- 250 gr uvetta
- 100 gr pinoli
- 10 gr lievito per dolci
Per prima cosa mettere in ammollo l’uvetta in acqua tiepida.
La lavorazione è simile a quella di una frolla classica, quindi è un impasto che non va lavorato molto.
Creare sulla spianatoia una fontana con la farina e lo zucchero e un pizzico di sale, aggiungere le uova ed iniziare a miscelare per bene gli ingredienti. Quindi aggiungere il burro a pezzetti molto delicatamente e il lievito. Impastare per bene e per ultimi aggiungere l’uvetta (scolata e asciugata dall’acqua di ammollo) e i pinoli facendoli ben amalgamare all’impasto. In questa fase ci si può aiutare aggiungendo un po’ di farina.
A questo punto possiamo formare il nostro pandolce che avrà una forma tonda ma schiacciata, porlo nella teglia e infornarlo a 150°C per 45-50 minuti. Una volta cotto porlo a raffreddare su di una base di legno in modo che il raffreddamento avvenga lentamente.
Tra le nostre pagine potrete provare diverse versioni di pandolce:
- pandolce basso genovese (o baciccia) nocciole e cioccolato
- pandolce alto genovese a lievitazione naturale
- pandolce alto genovese con lievito di birra
- pandolce basso genovese al cacao
- pandolce basso genovese alla farina di castagne
Hai ragione ci sono delle ricette che ci fanno dire " adesso è..." perchè con i loro sapori e odori ci riportano sempre allo stesso periodo dell'anno ed è bello così...è per questo che non mi piace trovare tutto sempre, credo che per ogni cosa è giusto che ci sia una stagione, anche e soprattutto per apprezzare ancor di più ciò che poi avremo...Tanti auguri a tutti voi :-)
RispondiEliminaAnch'io voglio ripsettare sempre (bhe' quasi sempre!) la stagionalità degli ingredienti ma anche delle ricette...in realtà qualche deroga me la concedo!!!!!
EliminaAuguroni anche a te!
Monica
Mmmmmmhhhh, mette gola e sicuramente, se la prossima volta riesci a mettere l'arancia, sarà anche più aromatico!
RispondiEliminaBaci Monica, buona giornata!
Prima di Natale voglio rifarlo ma questa volta nella versione con nocciole e cioccolato e voglio aggiungere gli aromi....arancia e rum...
EliminaUn abbraccio
Monica
Che tenerezza.. se è una ricetta di tradizione delle tua famiglia allora è ancora più speciale! Grazie per avercela regalata, deve essere davvero squisita! Un abbraccio stretto e buona giornata! :)
RispondiEliminaIl profumo di Natale...è quello del panettone che cuoce in forno...
EliminaSta volta il gusto non è lo stesso...ma non demordo!!!
Un abbraccio
Monica
Che bei ricordi... seppure legati a dei "pasticci e bisticci" sono ricordi veri, di quelli che entrano nel cuore, di quelli da riderci su alle spalle della povera nonna ma di quelli che se ne sente particolarmente la mancanza. Questi dolcetti sono bellissimi anche così, però mi dispiace che non sei riuscita a ritrovare il sapore della tua infanzia. Sono sicura però che con la tua bravura ai prossimi esperimenti ci riuscirai.
RispondiEliminaSento già il profumino fino a qui... e che languorino :)
Un bacio
Hai ragione!!! sono ricordi che amo...
Eliminaormai il panettone che colava su calorifero è diventato una leggenda...
era incredibile l'avrà fatto per 60 anni eppure per tutta la vita a Natale almeno una volta faceva quella fine!!!! Povera nonna...non sai quanto l'abbiamo presa in giro!!
Un bacione
Monica
P.S.
EliminaCome sta il nonno!!??
Spero tutto ok!!!!
Anch'io li preparo "monodose", li trovo molto comodi;)
RispondiEliminaBravissima!
...e non sono bellissimi!!!???
EliminaUn bacione
Monica
Ma che belle foto cari! Bello anche il dolce:) sul mio blog c'è un piccolo ringraziamento anche per voi, se avete voglia fate un salto:)
RispondiEliminabaci:*
Grazie mille!!!
EliminaSei davvero tanto cara!
Un abbraccio
Monica
Che belle le ricette di famiglia, quelle che fanno davvero arrivare il Natale! Ci farete vedere anche quello alto? :) Un bacio!
RispondiEliminaEra nei miei programmi ma sinceramente credo di essere un po'....fuori programma!!
EliminaIl panettone alto richiede una lunga preparazione......e ahimè il Natale è ormai alle porte!!!
Un bacione
Monica
P.S: sto pensando tanto di venire a Genova prima che finisca la mostra di Steve McCurry....che fate, vi unite a noi? :)
RispondiEliminaCiao Roberta. Mi piacerebbe tanto anche perche' sono gia' stato alla sua mostra due o tre anni fa a Milano e in questa a Genova ci sono un sacco di foto nuove. Poi sarebbe un'occasione bellissima per conoscerci pero' c'e' l'incognita dei 3 nanetti piu' la Molly che dobbiamo vedere se qualche nonna li puo' tenere...facci sapere quando pensi di venire e se riusciamo ci vediamo.
EliminaCiao e grazie.
Luca
Sì!!! che bello!!!
Eliminasperiamo di riuscire a combinare!!!!
Un bacione
Monica
Sicuramente verrei passate le feste! Vi faccio sapere di sicuro con un certo anticipo!
EliminaBuon Natale ragazzi, un bacio grande!
che bel pane e soprattutto bella la storia che hai condiviso con noi, di tua nonna del calorifero sommerso dall'impasto lievitato e tuo nonno alle prese con il pasticcio! Certo queste tradizioni fai bene a tramandarle e condividerle, ti faccio tanti auguri di Buone Feste e serenità!:) Mony
RispondiEliminaTanti auguroni anche a te!!!
EliminaUn abbraccio
Monica
mi piace molto quando vengo da quelle parti lo prendo sempre lo preferisco al panettone
RispondiEliminaCiao Monica, che bello trovarci unite in questo post sul pandolce, così nostro, così ligure, così pieno di tradizione.... mi è molto simpatica questa nonna che dimentica il dolce sul calorifero e impiastriccia tutto! però chissà che meraviglia sfornava alla fine. Tanti auguri anche a te e alla tua famiglia, buon Natale e buon anno, un abbraccio grandissimo, a presto
RispondiEliminaA me i canditi piacciono, e anche i pandolcini ... E' vero, ci sono alcune ricette che ti fanno proprio dire "E' Natale!", vi faccio i miei auguri, possiate trascorrerlo con tanta serenità insieme ai vostri affetti più cari. Un bacio.
RispondiElimina